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Infrastrutture: cosa chiedono i costruttori al Governo?

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Infrastrutture: cosa chiedono i costruttori al Governo?
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Le nuove risorse aggiuntive previste nel piano per l’utilizzo del Recovery fund sono un buon segnale. Ma ciò non basta a rilanciare le infrastrutture

L’Ance, Associazione Nazionale dei Costruttori, s’è espressa riguardo agli ultimi provvedimenti finalizzati a rilanciare il settore delle infrastrutture. Vediamo che valutazioni sono state fatte e cosa si chiede al Governo.

Secondo i costruttori, le nuove risorse aggiuntive previste nel piano per l’utilizzo del Recovery fund sono un buon segnale. “Così come non possiamo non apprezzare l’attenzione con cui Anas continua a pubblicare lavori da appaltare, in un contesto generale dove i bandi di gara sono diventati ormai merce preziosa”, sottolinea il Presidente Ance, Gabriele Buia.

Bene quindi gli oltre 40 lotti per circa 1,5 miliardi di euro annunciati dall’ad Simonini poco prima di Natale. Ora però “oltre a bandire nuove gare occorre che vengano aggiudicate al più prestoe si aprano i cantieri per tutti i lavori per cui da tempo Anas ha ricevuto offerte di gara”.

Stesso discorso per le risorse aggiuntive che il Governo ha messo nel Recovery fund a vantaggio di crescita e sviluppo. “Siamo soddisfatti che anche nel Governo stia finalmente prevalendo la scelta di promuovere investimenti e quindi infrastrutture: l’importante è che queste risorse siano veramente spese soprattutto per fare manutenzione e mettere in sicurezza i territori, vera emergenza nazionale”, commenta il Presidente Ance.

L’appello dell’Associazione dei costruttori

Le condizioni per ripartire ci sono: ora però dobbiamo correre per aprire i cantieri”. Buia ricorda infatti che “anche il solo pubblicare gare non determina alcun aiuto alla ripartenza del Paese: tutte le stazioni appaltanti devono avere come priorità assoluta l’apertura dei cantieri”.