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Intervista a Davide Bonora, Direttore Generale di Onduline Italia

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Sfide e prospettive del mercato delle costruzioni in Italia e in Europa: ecco il tema di cui tratta l’intervista al Direttore Generale di Onduline Italia


Davide Bonora, dal 2011 Direttore Generale di Onduline Italia Spa, sede italiana di un Gruppo a tutti gli effetti globale, proviene da una pluriennale  esperienza di Direzione Generale e Commerciale, sia per il mercato nazionale che per quelli esteri, maturata in aziende dell’automazione industriale, civile e delle costruzioni. Da questa privilegiata piattaforma di osservazione dei mercati, Davide Bonora ci racconta con questa intervista la sua visione del mercato delle costruzioni.

1.     Da sempre l’edilizia è un indicatore chiave per valutare lo stato dell’economia e lo sviluppo di un Paese. Qual è a suo parere oggi la situazione del mercato italiano?
Nell’ambito della crisi economica globale iniziata nel 2008, l’edilizia ha mostrato da subito, e continua a dare, segnali di forte difficoltà. In Italia, secondo le ultime stime del CRESME, nel biennio 2012-2013 si perderà un segmento pari al 10% del mercato, ossia 15 miliardi di euro, che si va a sommare alle perdite del biennio precedente (-10%) e a quelle del 2009 (-9,3%). Il settore che soffre maggiormente è decisamente quello delle nuove costruzioni, mentre la ristrutturazione, la manutenzione straordinaria e la riqualificazione, anche energetica, contribuiscono a controbilanciare il trend negativo. Onduline Italia con i suoi prodotti beneficia di questo andamento positivo di alcuni segmenti di mercato grazie al rifacimento delle coperture in diverse tipologie di costruzioni.

2.     Quali, invece, le sfide e le leve necessarie per attivare e attuare il rilancio del settore in Italia?
Sono moltissimi gli aspetti da affrontare e risolvere. In primis quello dei pagamenti, sia da parte degli enti pubblici che nel privato. Se effettuati secondo scadenze corrette, in certi comparti, rimetterebbero in moto l’attività e gli investimenti. In Italia, inoltre, circa 24 milioni di persone vivono in circa 1 milione di edifici condominiali in gran parte bisognosi di interventi di riqualificazione. E’ necessario prevedere un piano nazionale di ampio e lungo respiro, che sostenga il risanamento del patrimonio immobiliare costruito a partire dal secondo dopoguerra. Questo avrebbe un effetto positivo non solo in termini occupazionali, ma darebbe un contributo significativo agli obiettivi di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 oltre a generare un risparmio per le famiglie, che sarebbero in grado di investire diversamente quel denaro oggi disperso in sprechi energetici.

3. Quali prodotti vengono realizzati presso la vostra sede di Altopascio, in provincia di Lucca?
Lo stabilimento di Altopascio (Lucca), fondamentale in termini di flessibilità produttiva per tutto il Gruppo Onduline, produce una vastissima gamma di prodotti, sia tradizionali, come le lastre da sottocopertura e copertura, sia innovativi e strategici, come le tegole Onduvilla. Onduline Italia gioca un ruolo decisivo all’interno del Gruppo grazie alla produzione di Onduvilla e Fondaline, che vengono distribuiti in tutto il mercato mondiale. Inoltre, lo stabilimento dislocato su un terreno di 60.000 m2, supporta ed affianca gli altri siti produttivi europei nella produzione degli altri modelli di lastre a seconda delle esigenze contingenti, con impianti all’avanguardia completamente automatizzati.

4. Quali sono le novità di prodotto previste da Onduline per il 2013? Quali le applicazioni chiave per il mercato italiano?
Onduline ha recentemente lanciato a livello mondiale ONDUVILLA, la prima tegola fibrobituminosa ondulata. Un sistema tetto completo che offre affidabilità, estetica gradevole, comfort termico ed acustico, e che consente di creare progetti originali e sempre diversi. Una delle novità che stiamo presentando in questo periodo sono le colorazioni 3D di Onduvilla, che consentono di ottenere un effetto ancora più naturale, molto apprezzato sia da progettisti che dagli utilizzatori finali.
Data la speciale fisionomia e l’estrema maneggevolezza, le tegole ondulate Onduvilla, oltre che per le ristrutturazioni o la copertura di edifici di nuova costruzione, sono particolarmente indicate per la copertura di garage, tettoie, gazebo, casette in legno. La loro versatilità e facilità di applicazione le rende il prodotto ideale anche per i lavori di fai-da-te.

5. I vostri prodotti arrivano al mercato tramite modalità di distribuzione diverse. E’ possibile individuare delle differenze nei risultati legate al prodotto o alla tipologia di cliente, oppure l’andamento delle vendite mostra un trend uniforme?
In questo momento di estrema difficoltà del settore edilizio, è naturale che le vendite di tutti i materiali da costruzione ne risentano, anche se noi di Onduline Italia siamo soddisfatti dei nostri risultati. In particolare per quanto riguarda la grande distribuzione, che nel corso del 2012 ha registrato dei margini di miglioramento in doppia cifra.
Il 2013 è sicuramente partito più lentamente, a causa anche delle condizioni meteo avverse, ma restiamo sempre con un trend positivo e con delle ottime prospettive per i prossimi mesi.

6. Quali sono le strategie messe in atto da Onduline Italia per affrontare questo momento di mercato particolarmente difficile?
Onduline Italia si è impegnata nell’ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse e, ancor più, nel miglioramento del presidio dei mercati di riferimento, sia definendo concretamente le strategie per i nostri target e canali tradizionali, sia lanciando un piano di ingresso in segmenti di mercato relativamente inesplorati. Abbiamo lavorato molto, e con buoni risultati, anche sul fronte del rafforzamento delle partnership e dei rapporti commerciali in essere.  

7.  Oggi più che mai è necessario essere in grado di creare e consolidare un rapporto forte con la propria rete commerciale e i propri clienti. Avete messo in atto strategie di comunicazione e promozione innovative finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo?
Quest’anno Onduline ha lanciato una strategia di comunicazione per riposizionare il brand Onduline, già molto noto ed apprezzato dai professionisti e dagli utilizzatori. L’obiettivo è quello di richiamare e rinvigorire i valori chiave di Onduline nel consumatore finale. Abbiamo inoltre lanciato una attività di web e social media marketing, che prevede la presenza di Onduline sia in social di ampia portata, come Facebook, sia in network per specialisti, come il social Archilovers dedicato al mondo dell’architettura. Anche la nostra forza vendita è stata istruita all’utilizzo di questi mezzi, che offrono grandi opportunità di dialogo con i nostri clienti diretti e con gli utilizzatori finali.

8. Onduline è una azienda che opera in tutto il mondo. Questo Le consente di avere una visone ampia del mercato dell’edilizia. Quali sono oggi i mercati in crescita per il Vostro Gruppo? A livello europeo, quali mercati stanno crescendo e perché l’Italia non è in grado di raggiungere gli stessi risultati?
Il gruppo sta crescendo in tutto il mondo, ivi compresa l’Europa seppur in maniera non uniforme. Dal mercato italiano ci aspettiamo un 2013 stabile rispetto al 2012 ed, anzi, con un trend positivo che già si è evidenziato nei primissimi mesi dell’ anno.

9. Cosa si aspetta Onduline Italia dal Governo italiano in termini di politica industriale a sostegno del rilancio del settore?
Le cose da fare sarebbero moltissime, ma voglio citarne due a mio parere strategiche: la proroga e il miglioramento degli incentivi alle ristrutturazioni varati dal governo Monti in scadenza a giugno, e il rilancio degli investimenti locali attraverso lo sblocco dei fondi disponibili presso i comuni e ad oggi non utilizzabili a causa del patto di stabilità. Nel 2012 circa 62.000 imprese hanno chiuso i battenti e circa 81.000 hanno perso il lavoro. Mi preme sottolineare quindi quanto il fattore tempo sia essenziale, è urgente apportare dei cambiamenti immediati per salvare numerose aziende della filiera, oggi in grande sofferenza.








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