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L’impegno dei geometri nella ricostruzione e nella prevenzione

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Avviato un percorso formativo che consenta ai geometri di entrare nel merito delle previste e complesse procedure amministrative che dovranno essere da loro espletate

Il Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri di Rieti, Carlo Papi, ha avviato un percorso formativo che interessa i professionisti impegnati nelle attività di ricostruzione e prevenzione dei territori colpiti dagli eventi sismici. Al primo appuntamento ha partecipato il Consiglio Nazionale, che tradizionalmente affianca i Collegi Provinciali nelle iniziative tutoriali necessarie agli iscritti e, in particolare, segue ora con la massima attenzione la corretta informazione e interpretazione delle procedure amministrative approvate in seguito al sisma. Analoghi incontri sono in programmazione nelle altre regioni italiane: si è già svolto, sempre con la partecipazione del CNGeGL, l’incontro pubblico organizzato dal Presidente del Collegio Provinciale di Ascoli Piceno, Leo Crocetti. 

Entrambi gli appuntamenti si sono rivelati un momento molto atteso per parlare di ricostruzione, prevenzione e messa in sicurezza generale del territorio, in cui i geometri professionisti hanno sottolineato la necessità di entrare nel merito delle previste e complesse procedure amministrative che dovranno essere da loro espletate, e che saranno propedeutiche all’avvio di una fase che indubbiamente getta le basi del futuro nel centro Italia, ormai non più procrastinabile.

Alle diverse perplessità ha cercato di dare una risposta l’ing. Cesare Spuri, nominato dalla Giunta regionale Direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016, che ha rinnovato “una profonda fiducia nei professionisti, leva di sistema fondamentale nella mappatura e nella definizione di un quadro della situazione che ci consentirà di prendere le decisioni migliori”. Entrando nel dettaglio, l’esponente della Protezione Civile, che fa capo alla cabina di regia del Commissario Straordinario Vasco Errani, ha più volte accennato "ad una chiara demarcazione con il passato, a cui le istituzioni stanno cercando di giungere partendo dalle verifiche di agibilità e dai piani di ricostruzione, diversi dai precedenti terremoti". Cesare Spuri ha inoltre ipotizzato "il ricorso all’uso del patrimonio edilizio pubblico e messo a disposizione dai privati, una soluzione che potrebbe generare un possibile risparmio e, non in ultimo, una soluzione a favore del consumo di suolo".    

Il Consiglio Nazionale dei Geometri, fin dalle prime ore dopo il primo terremoto del 24 agosto scorso, ha seguito e curato i rapporti con le istituzioni statali (Palazzo Chigi per il progetto “Casa Italia”, Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione, Dipartimento della Protezione Civile, Vigili del Fuoco) e, insieme con Cassa di Previdenza e Assistenza dei Geometri, ha subito dato il via aiprovvedimenti nei confronti degli associati colpiti dal sisma, con l’obiettivo di offrire sostegno e contribuire ad alleviare i loro disagi. Con l’attivazione di un primo intervento d'urgenza e lo stanziamento di un contributo economico di 25.000 Euro, in favore del Collegio dei Geometri di Rieti, e di 25.000 Euro in favore del Collegio dei Geometri di Ascoli Piceno, CIPAG ha contribuito alle attività di supporto e coordinamento dei professionisti già impegnati nella prima fase per la messa in funzione dei campi, come hanno illustrato i Consiglieri Carmelo Garofalo, Antonio Aversa e Carlo Cecchetelli durante gli incontri.

Il Presidente CNGeGL, Maurizio Savoncelli, ha ringraziato i colleghi che, fin dai primi momenti, con grande slancio umanitario, hanno messo in secondo piano le famiglie e gli impegni professionali per prendere parte all’emergenza e che ora sono coinvolti nelle rilevazioni di agibilità post sismica e nello svolgimento dell’iter ricostruttivo. Proseguendo e svolgendo un’analisi generale sull’accaduto, ha messo in luce come una profonda coesione, svolta in primis a livello nazionale, consenta ai professionisti di fronteggiare, rispetto al passato, le necessità della complessa macchina della ricostruzione. “Grazie al progetto ‘Casa Italia’ e grazie alla Rete delle Professioni Tecniche, le categorie ordinistiche hanno dialogato all’unisono con le istituzioni e questo ha indubbiamente favorito il raggiungimento di un livello auspicabile di interdisciplinarietà delle competenze, necessario per affrontare in modo efficace l’approccio e la gestione delle innumerevoli difficoltà. In qualità di volontari, i geometri hanno finora condotto rigorosamente le iniziative; con assoluto impegno professionale assumeranno successivamente gli incarichi professionali per la ricostruzione, per la prevenzione e per la messa in sicurezza del territorio, un compito che ci consente di esprimere in modo prevalente la nostra specifica preparazione, oltre a permetterci di assumere il coordinamento delle attività in presenza di altri tecnici. Ogni giorno portiamo avanti il dialogo con il Commissario Straordinario Vasco Errani e il risultato dell’aggregazione professionale raggiunta, insieme alla possibilità di assumere il coordinamento degli incarichi, ci pone in una posizione ben diversa rispetto a prima. In particolare, questo sistema istituisce una premialità per i giovani”.