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Le Marche ripartono dalla scuola: previsti 401 interventi

Edilizia di
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Le risorse a disposizione arrivano, per il 69% dai finanziamenti del sisma 2016 (353 milioni), per il 10% dalla legge 232/2016 che finanzia la sicurezza sismica (53 milioni)

Tra le Regioni più attive in materia di edilizia scolastica ci sono sicuramente le Marche. Sono 401 gli interventi programmati nel triennio 2015-2017 per adeguamento sismico, messa a norma e ricostruzione di strutture, compresi i nidi d’infanzia, con un investimento totale di oltre 510 milioni di euro. Il punto è stato fatto nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente Luca Ceriscioli e la vice presidente Anna Casini, assessore all’Edilizia pubblica.

Nel triennio 2015-2017 gli investimenti sono cresciuti più di dieci volte grazie ai finanziamenti per il sisma (+ 1.00’5% su base annua) e comunque il raffronto tra le programmazioni ordinarie 2007-2014 e 2015-2017 mostra un +271% su base annua, al netto dei fondi per il terremoto.

Le risorse a disposizione arrivano, per il 69% dai finanziamenti del sisma 2016 (353 milioni), per il 10% dalla legge 232/2016 che finanzia la sicurezza sismica (53 milioni), 7% dal Piano triennale nazionale 2015-2017 (34 milioni), 6% dall’Inail (30 milioni), 5% dalle donazioni (26 milioni), 3% da altri finanziamenti (13 milioni).

L’impatto sul territorio ha prodotto e sta producendo 67 interventi nella provincia di Pesaro e Urbino (40,5 milioni utilizzati), 81 in quella di Ancona (61,5 milioni), 121 a Macerata (237 milioni), 53 a Fermo (67 milioni) e 79 ad Ascoli Piceno (104 milioni).

Questa situazione di disponibilità finanziaria, unica nella storia dell’edilizia scolastica marchigiana, consentirà non solo di mettere a norma ed adeguare sismicamente gli edifici scolastici della Regione, ma anche, in questo modo, di incrementare la qualità dell’insegnamento, che potrà svolgersi in spazi didattici adeguati, ed è una risposta concreta per i genitori che, da tempo, si interrogano sulla sicurezza delle strutture. Riqualificando gli edifici, infatti, si riqualificano i servizi e si migliora la sicurezza.

Agli interventi illustrati si aggiungono quelli che saranno possibili a breve grazie alla nuova programmazione nazionale 2018-2020, per la quale si attende l’approvazione da parte della Corte dei Conti e dalla quale, sulla base delle indicazioni del passato, per le Marche si prevede una ripartizione regionale analoga, a beneficio così anche di altre scuole.