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Maltempo: cosa sta facendo il Governo per contrastarlo?

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
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Il Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, ha convocato al ministero le Conferenze istituzionali permanenti delle Autorità di distretto. Vediamo cos’è emerso

Il maltempo sta flagellando l’Italia, da Nord a Sud. Venezia è il caso più eclatante, ma non è solo la città lagunare ad affondare. È necessario agire, soprattutto per far sì che non si ripetano catastrofi evitabili. Cosa sta facendo il Governo?

Il Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, ha convocato al ministero le Conferenze istituzionali permanenti delle Autorità di distretto. Nel corso della riunione, alla quale sono intervenuti i rappresentanti del Governo, delle Regioni ed i segretari generali dei distretti (Appennino settentrionale, Alpi orientali, fiume Po, Appennino centrale, Appennino meridionale), è stata confermata l’importanza della manutenzione come misura atta a garantire una costante ed efficace azione di prevenzione dai dissesti.

Le azioni concrete messe in campo

Sono stati conseguentemente adottati i programmi stralcio di manutenzione per i territori delle cinque Autorità, destinando ad essi un totale di 25 milioni di euro ed è stata prevista in alcuni casi anche una fase programmatica al fine di poter finanziare ulteriori interventi con le risorse che a tal fine si dovessero rendere disponibili.

Tra le situazioni di maggior rischio evidenziate è stato affrontato il problema del fiume Tagliamento, per il quale la CIP ha istituzionalizzato il tavolo tecnico di confronto tra gli attori principali per la messa i sicurezza del fiume.

Per il Sud del Paese è stato illustrato il Master Plan del fiume Sarno, che si propone di definire ed attuare una serie di misure che diano una risposta alle molteplici criticità presenti su quel territorio.

La Conferenza istituzionale permanente ha approvato, oltre agli interventi di manutenzione ed alle varianti ai Piani, presentati da ciascuna Autorità di Bacino in attuazione degli obiettivi di pianificazione, l’adozione di alcuni regolamenti,  come quelli relativi all’amministrazione e contabilità, l’organizzazione e il funzionamento degli uffici, le assunzioni di personale altamente specializzato, requisito indispensabile per affrontare efficacemente il dissesto idrogeologico, come è stato sottolineato nel corso della seduta.

“I programmi e i soldi ci sono - ha affermato il ministro Costa -. Considero una priorità assoluta i tempi, che devono essere ristrettissimi. Questi fondi sono per la prevenzione del dissesto e devono essere considerati un investimento. Con la massima collaborazione tra i soggetti coinvolti, credo che si possa raggiungere presto il traguardo di accelerare le tempistiche, un tassello importante del nostro grande disegno contro il dissesto idrogeologico del Paese che stiamo contrastando anche con la norma ‘Cantiere ambiente’, che deve essere approvata rapidamente, e con il Piano Stralcio, con il quale abbiamo già stanziato 315 milioni di euro nel 2019 per oltre 260 interventi in tutte le regioni”.