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Marche: la proposta della Giunta per il Regolamento edilizio tipo

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“Finalmente si parla un linguaggio urbanistico comune, portando chiarezza, semplificazione e condivisione dei contenuti riferiti ai termini”, spiega l’assessore all’Urbanistica Anna Casini

Semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti in materia edilizia e urbanistica. È la finalità della proposta di legge che la Giunta regionale ha trasmesso al Consiglio per l’emanazione del Regolamento edilizio tipo (Ret). Il testo si compone di otto articoli e recepisce l’Intesa raggiunta in Conferenza unificata del 20 ottobre 2016, che impegna Governo, Regioni e Comuni ad adottare le nuove disposizioni. Il Ret individua 42 definizioni, valide a livello nazionale, in modo che indici e parametri utilizzati dagli strumenti urbanistici incidono, allo stesso modo, sul territorio e sull’attività edilizia. Si calcola che attualmente, in Italia, siano in vigore circa 800 definizioni tecniche diverse solo per descrivere l’altezza di gronda o di superficie coperta.

Finalmente si parla un linguaggio urbanistico comune, portando chiarezza, semplificazione e condivisione dei contenuti riferiti ai termini - spiega la vice presidente Anna Casini, assessore all’Urbanistica - Il Regolamento è frutto di un lungo procedimento concertato tra Stato, Regioni ed Enti locali, iniziato con il decreto Sblocca Italia del 2014. Nelle Marche abbiamo avviato un tavolo tecnico con i Comuni (Anci), Province (Upi), gli ordini degli architetti, geologi, ingegneri e il Collegio dei geometri. Sono stati approfonditi vari temi e formulato proposte, confluite nel testo inviato ora all’esame dell’Assemblea legislativa”.

Il Regolamento edilizio tipo definisce le modalità di recepimento, modifica la legge regionale 17/2015 (Riordino e semplificazione della normativa regionale in materia di edilizia), contiene norme finali per l’invarianza finanziaria e la dichiarazione d’urgenza. Sostanzialmente non è un “regolamento edilizio unico” con procedure e parametri rigidi, ma stabilisce principi e individua criteri generali per semplificare e uniformare, su tutto il territorio regionale, in sintonia con quello nazionale, i regolamenti edilizi comunali.