1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Metodo Lombardia, Modello Pedemontana

Metodo Lombardia, Modello Pedemontana

di
5/5
votato da 1 persone
Presentato il bilancio sociale di Autostrada Pedemontana Lombarda. L’accento è stato posto sul coinvolgimento della popolazione e del territorio


Le grandi opere non sono questioni di esclusiva competenza degli ingegneri, ma vere e proprie imprese civili e collettive. Ed è doveroso tracciarne un bilancio sociale. Questo il concetto più volte ribadito alla presentazione del bilancio sociale di Autostrada Pedemontana Lombarda, che si è tenuta stamattina all’Università Bocconi in occasione del Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa “Dal dire al Fare”.

L’incontro, moderato da Marina Casati, Direttore Editoriale de "Le Strade", ha offerto un’occasione importante per condividere il lavoro svolto dall’approvazione del Progetto Preliminare fino alla pubblicazione del Progetto Definitivo lo scorso aprile.

Un viaggio di due anni in un territorio fortemente antropizzato e denso di reti, dove l’inserimento di un’opera complessa come la Pedemontana Lombarda ha richiesto la partecipazione e il sacrificio di tutti.

Un lungo impegno di dialogo e concertazione con il territorio, che è stato illustrato da Fabio Terragni, Presidente e Amministratore Delegato di Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., e da Raffaele Cattaneo, Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia.

In una realtà come la Lombardia - ha dichiarato l’Assessore Raffaele Cattaneo - il metodo più veloce ed efficace per realizzare un’infrastruttura non è quello del commissariamento, ma quello del coinvolgimento della popolazione e del territorio: solo così si scopre non l’opposizione aprioristica all’opera, ma una condivisione della sua necessità e una conseguente assunzione di responsabilità da parte dei cittadini stessi, che sono i primi a chiedere che l’opera venga fatta e fatta bene.

Importanti passaggi che hanno permesso la realizzazione del progetto sono stati la nascita dell’ente concedente CAL, Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., e l’istituzione dell’Accordo di Programma, che ha permesso di riunire allo stesso tavolo la Regione Lombardia, la Concedente CAL, la Concessionaria Pedemontana Lombarda, il Ministero delle Infrastrutture, le Province e tutti i Comuni direttamente coinvolti dall’opera, attraverso una rappresentanza di sette sindaci. Questo metodo del fare ha permesso alla Lombardia di risparmiare importanti risorse economiche e di accorciare i tempi per l’apertura dei cantieri".

"Quest’opera, bella e sicura, è un regalo ai cittadini e alle generazioni future - ha proseguito il Presidente Fabio Terragni - . In questo dovere si esercita la responsabilità lombarda. E se è vero che la responsabilità sociale è un impegno soggettivo delle Società a raccogliere le istanze del territorio, sarebbe però bello arrivare a una coesione “di sistema”: il panorama lombardo attuale, con la realizzazione delle numerose opere in progetto, offre un’occasione di crescita straordinaria, che non si ripresenterà per molto tempo.

Grazie al lavoro di tutti i protagonisti, credo di poter dire che abbiamo contribuito al metodo lombardo con quello che è stato definito il “modello Pedemontana”, un sistema di buone pratiche sperimentate e consolidate: i road show sul territorio, il confronto costante con le istituzioni e i cittadini, la trasparenza nell’informazione attraverso il Web, la qualità architettonica dell’opera, un piano di compensazione ambientale unitario e condiviso, il progetto culturale Pedemontana Lombarda: la Lombardia si fa strada, la strada fa società che ha coinvolto tutte le Province e i Comuni del territorio”.