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Nuovo padiglione a Veronafiere

Lavori pubblici di
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Conclusa la realizzazione del padiglione 1, una struttura di 5mila metri quadrati, 2mila dei quali a pannelli solari, che ha comportato un investimento di oltre 7 milioni di euro


Dopo meno di nove mesi, sono terminati questa mattina a Veronafiere i lavori per il nuovo padiglione 1, una struttura di 5mila metri quadrati, di cui 1.600 di sottoservizi, ricoperta da 2mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici, sorta al posto del più vecchio «capannone» della Fiera.

L’intervento, che ha comportato un investimento di oltre 7 milioni di euro, interamente autofinanziati, si è concluso, come da programma, prima della 43ª edizione di Vinitaly, che aprirà i battenti dal 2 al 6 aprile prossimi.

L’impianto è in grado di produrre, a regime, una potenza di picco di circa 100 chilowattora, pari alla corrente elettrica annuale necessaria all’approvvigionamento di 33 appartamenti.

Il padiglione è stato anche dotato dei più avanzati sistemi di servizio idrico, elettrico, telefonico, condizionamento, videosorveglianza, trasmissione dati e anti-incendio.

Un bel salto di qualità per un fabbricato che venne originariamente realizzato sul finire degli anni Quaranta, quando cominciò a prendere forma l’attuale quartiere espositivo, che nel 1948 si trasferì nel cuore della zona agricolo-industriale e dove oggi continua la propria attività.

«Ci eravamo impegnati a concludere i lavori prima di Vinitaly - ha affermato Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere - e ci siamo riusciti. Il nuovo padiglione non solo soddisferà le esigenze infrastrutturali del quartiere, ma rappresenta anche una concreta testimonianza di come un ente pubblico possa e debba essere attento alle nuove tecnologie energetiche ecocompatibili».

«Noi continuiamo a portare avanti il nostro piano industriale - ha aggiunto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - rafforzando l’Ente sia in termini infrastrutturali che di servizi. Dal 2003 abbiamo investito più di 100 milioni di euro nel quartiere espositivo, consolidando il ruolo della nostra azienda quale strumento di sviluppo del territorio e delle imprese».