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Nuovo regime dei minimi: urge un intervento correttivo alla legge di Stabilità

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L’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili sollecita le modifiche necessarie per rendere più equo e meno discriminatorio il "nuovo regime dei minimi”


Nonostante l’UNGDCEC avesse fornito nei mesi scorsi delle precise indicazioni al fine di migliorare il regime di favore previsto dal D.L. n. 98/2011 (il “vecchio regime dei minimi”), è costretta ad intervenire nuovamente, considerato che il Governo non solo non ha ascoltato i suggerimenti proposti, ma è riuscito nella diabolica impresa di danneggiare ulteriormente migliaia di giovani professionisti, tartassati e beffati dalle novità introdotte.

L’UNGDCEC chiede al Presidente del Consiglio Renzi un immediato intervento volto quantomeno a ripristinare l’imposta sostitutiva al 5%, ad uniformare, per ogni settore di attività contraddistinto in base ai codici ATECO, il limite di ricavi o compensi percepibili ai fini dell’accesso e della permanenza nel regime (portandolo comunque ad un valore non inferiore a Euro 30.000), ridurre le percentuali di redditività, rendendole standard per ogni settore di attività.

L’UNGDCEC chiede, inoltre, che si ripristini anche per il 2015 l’aliquota per gli iscritti alla gestione separata Inps senza altra copertura previdenziale al 27,72%, aumentata, in spregio alla crisi, addirittura di tre punti percentuali.

L’UNGDCEC nel prendere atto dell’ammissione degli errori da parte del Governo, sollecita quindi un rapido intervento correttivo e ribadisce ancora una volta la necessità di un confronto continuo nell’interesse dell’intero Paese.