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Pagamenti tramite Pos: gli architetti italiani annunciano ricorso al Tar e all’Antitrust

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“E' evidente a tutti che questa imposizione stupidamente vessatoria, favorisce il sistema bancario e non porta alcun vantaggio alla comunità dei cittadini”. Questo il parere del Cnappc


Il Consiglio Nazionale degli Architetti ricorrerà al TAR e all'Autorità Garante per la Concorrenza  -  che non ci risulta essere stata mai  interpellata sulla vicenda - contro il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che rende obbligatorio l'utilizzo del POS per i professionisti.

"E' evidente  a tutti che questa imposizione stupidamente vessatoria, favorisce il sistema bancario e non porta alcun vantaggio alla comunità dei cittadini. Tanto più che nel Decreto pubblicato in Gazzetta, lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico si riserva, tra l'altro, di modificare gli importi minimi e le soglie che lo rendono obbligatorio ponendo, di fatto, le premesse per ri-applicarlo a tutti.

"Nel frattempo attendiamo fiduciosi che la Banca d'Italia, parte attiva nella stesura del Decreto,  scopra l'esistenza del bonifico bancario e intuisca, oltre che l'ingiustizia, la scelleratezza di  continuare a far pagare a professionisti e imprese il costo di una crisi che ha avuto origine proprio dal sistema bancario".

"Siamo pronti ad andare fino alla Corte Costituzionale - sottolinea Leopoldo Freyrie, Presidente degli architetti italiani - per una evidente limitazione della libertà del cittadino. Da parte mia segnalo fin da ora alle Autorità che non intendo installare e non installerò il POS nel mio studio professionale".