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Previsioni 2008, morti bianche in calo

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
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Le stime della Consulenza statistico att


Nella Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro arrivano segnali positivi per quanto riguarda l'andamento infortunistico in Italia nel 2008. L'anno passato, infatti, secondo le rilevazioni della Consulenza statistico attuariale dell'INAIL, è stato registrato un totale di 874.866 infortuni denunciati (rispetto ai 912.410 del 2007) per una flessione del 4,1%. I casi mortali sono, invece, 1.140, rispetto ai 1.207 dell'anno precedente: in questo caso il calo è del 5,6%.

Si tratta, naturalmente, di una stima previsionale del dato annuo definitivo e, in quanto tale, ancora ufficiosa. Ma sono valutazioni che - pur nella drammaticità di numeri che restano comunque inaccettabili - secondo l'INAIL lasciano profilare per il 2008, per la prima volta dal dopoguerra, un numero di morti sul lavoro al di sotto della soglia dei 1.200 casi/anno.

"La netta diminuzione registrata nel 2008, sulla base dei dati provvisori, per gli infortuni sul lavoro e in particolare per quelli mortali dimostra che, attraverso un'accurata attività di prevenzione, un'incisiva diffusione della cultura della sicurezza e una meritoria opera di sensibilizzazione sociale effettuata dal capo dello Stato e dai mezzi di informazione, si possono ottenere risultati importanti e positivi per tutta la società italiana", ha sottolineato il presidente dell'INAIL, Marco Fabio Sartori. "L'INAIL è fortemente impegnato come Istituto dedicato alla tutela globale del lavoratori. E, anche attraverso il nuovo Piano industriale che è stato presentato e condiviso con le parti sociali, potrà svolgere in maniera ancora più efficace l'azione che ha portato in questi anni a risultati significativi".

Il dato è stato accolto con soddisfazione dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. "Dal 1963 gli infortuni sono in calo, con una piccola eccezione nel 2006. Per la prima volta siamo scesi sotto i 1.200. Vuol dire che il calo è costante e questo è un dato incoraggiante", ha ribadito il responsabile del dicastero di via Flavia, a margine dell'audizione in commissione di inchiesta sulle morti bianche al Senato. "Più della metà dei morti sul lavoro sono infortuni su strada: ciò significa che dobbiamo dedicarci con molto impegno alla sicurezza stradale e mirare le attività verso gli ambiti più esposti come l'edilizia o l'agricoltura".

Parole di fiducia, infine, sono state espresse anche dall'Anmil, "Le prime stime Inail sul 2008, pur nella loro costante drammaticità, rappresentano il segno che incidere concretamente sugli infortuni sul lavoro è un obiettivo alla portata del nostro Paese, a patto che non cali l'attenzione riscontrata in questi due anni e che siano incrementati gli investimenti per la sicurezza", è stata la valutazione del presidente, Franco Bettoni. "Continueremo a sollecitare il Governo affinché siano stanziate congrue risorse economiche da destinare alla formazione e informazione dei lavoratori, agli interventi nel mondo della scuola, al sostegno degli investimenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro ed alla tutela delle vittime".