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Professionisti: come normare malattia e infortunio?

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Professionisti: come normare malattia e infortunio?
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Fondazione Inarcassa, in audizione, ha sottolineato innanzitutto la crisi economica dovuta alla pandemia che anche i professionisti stanno affrontando

La gestione della malattia e dell’infortunio per i liberi professionisti è un tema delicato. Ecco come Fondazione Inarcassa, che riunisce 170mila ingegneri ed architetti, ha proposto di affrontarlo in audizione alla Commissione Giustizia.

L’ente è partito dal presupposto che anche i professionisti tecnici sono costretti ad affrontare la crisi economica dovuta alla pandemia, tanto che le stime raccontano di una caduta dei redditi, nel 2020, dell'8% circa.

L'intervento del Presidente di Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, all'audizione sulle 'Disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio', è servito a chiarire la posizione della Fondazione a questo proposito: il quadro in questo senso va normato al più presto, approvando al più presto una legge che vada a colmare il divario presente rispetto a chi svolge il proprio lavoro da dipendente, dal punto di vista del diritto del lavoratore in caso di malattie gravi o decesso.

I temi trattati da Fondazione Inarcassa

Un aspetto trattato durante l'audizione è stato quello della copertura finanziaria, che per Fondazione Inarcassa può essere garantita “applicando gli interessi legali alle somme dovute, la cui funzione equitativa eviterebbe un ingiusto e ingiustificabile arricchimento del debitore finale”. Inoltre, segnala la Fondazione “l’opportunità di apportare una modifica all’art. 6 del disegno di legge nel senso di estendere le prerogative individuate nel provvedimento anche alla professione esercitata in forma associata, aggiungendo la previsione che il professionista infortunato o malato sia nominativamente responsabile dello svolgimento dell’incarico professionale”.

"In merito all’attività dei professionisti tecnici che rappresentiamo e operano come Direttore Lavori, Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori e come Collaudatore, chiediamo di introdurre un comma specifico per gli appalti pubblici, prevedendo espressamente che tra le circostanze speciali che giustificano la sospensione dei lavori ex comma 1 dell’art. 107 del DLgs n. 50/2016 (Codice dei contratti), rientrino anche quelle elencate dal comma 1, art. 1 del presente ddl". La modifica auspicata infatti normerebbe una situazione che al momento è rimandata al buon senso dei professionisti e delle Stazioni Appaltanti e non comporterebbe aggravio di spesa. Da segnalare la necessità di sospendere anche le incombenze nella contabilità relativa.

 

Allerta Covid-19

Inutile nasconderlo. Il Covid-19 continua a far paura. La campagna vaccinale procede (non senza difficoltà), ma nel frattempo la diffusione di nuove varianti del virus aumenta l’incertezza su ciò che succederà nei prossimi mesi.

Certamente dovremo convivere ancora con le misure restrittive, nella speranza di non dover ricorrere a un nuovo lockdown. Uno scenario che tutti vorremmo evitare ma che, ad oggi, non è possibile escludere.

Come comportarsi in un contesto del genere? La scelta migliore è quella di farsi trovare pronti ad ogni evenienza, riorganizzando la nostra vita e le nostre abitudini sociali e lavorative.

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