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Progettazione: come sono andate le gare nel 2020?

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Progettazione: come sono andate le gare nel 2020?
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L’Osservatorio OICE Informatel analizza il mercato degli appalti pubblici per la progettazione e confronta i dati dello scorso anno con quelli del 2019

Il 2020 è stato un anno drammatico e unico, caratterizzato dalla pandemia e dalle misure restrittive messe in campo per evitare il diffondersi del contagio. In questo contesto, come sono andate le gare per la progettazione?

Il 2020 è stato un anno boom per la domanda pubblica di progettazione, segnata in particolare dalla rilevante quota di accordi quadro messi in gara: in totale il numero dei bandi è stato di 3.283, per un valore di 1.044,7 milioni di euro: +10,5% in numero e +82,0% in valore sul 2019. In tutto l’anno i bandi per accordi quadro di progettazione, sono stati 174, il 5,3% del numero totale, per 432,6 milioni di euro, il 41,4% del totale del valore. Se si allarga lo sguardo a tutti i servizi tecnici di ingegneria, architettura messi in gara nel 2020 (verifiche progetti, direzione lavori, sicurezza, assistenze ai Rup, ecc.), i bandi sono stati 6.438 (di più soltanto nel 2006), +8,4% sul 2019 e +60,6% in valore rispetto al 2019, per oltre 2,4 miliardi (il più alto dal 1994). Gli accordi quadro nell’anno sono stati 322, il 5% del totale, con un valore di 798,4 milioni di euro, il 33,9% del totale.

Il commento del presidente OICE

Per il presidente OICE, Gabriele Scicolone, “nonostante la pandemia, il mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura segna uno straordinario record positivo che ci rende particolarmente soddisfatti: per il valore il 2020 è il dato più elevato in assoluto e per il numero è il migliore risultato dal 2006. Si è probabilmente capito che l’ingegneria è un traino dell’economia e la progettazione delle opere, con l’aiuto della tecnologia e la possibilità di lavorare da remoto, sarà motore per i prossimi cantieri nell’anno che è appena entrato. Una tale performance, in parte insperata, è stata raggiunta grazie al forte impulso della domanda pubblica, soprattutto delle grandi committenze, come ANAS, Autostrade per l’Italia, RFI. L'apporto degli accordi quadro, in particolare, è rilevante ed è un elemento positivo, sempre rimarcando che all'aggiudicazione degli accordi bisogna far seguire rapidamente la stipula dei contratti attuativi, vero momento in cui si concretizza il lavoro per professionisti e società, perché le aggiudicazioni non rimangano 'sterili'. Notiamo che le deroghe approvate nel 2019 per gli appalti integrati, poi prorogate, hanno contribuito anch'esse a mettere sul mercato molte progettazioni esecutive anche di rilievo: bene, ma rimaniamo convinti che la qualità della progettazione sia garantita da appalti di sola progettazione e questo varrà anche in prospettiva per gli interventi del Recovery Plan. Adesso occorre fare partire la domanda privata, soprattutto quella legata al superbonus 110%”.

Ulteriori dati dall’Osservatorio

Nel dettaglio delle prime anticipazioni dell'Osservatorio Oice/Informatel emerge che a dicembre si è registrato un risultato esplosivo: le gare di progettazione sono state 422, per 331,6 milioni di euro, rispetto al mese di novembre crescono del 30,2% in numero e del 567,0% in valore; rispetto a dicembre 2019 crescono del 14,7% in numero e del 417,8% in valore. Riprende nel mese la pubblicazione dagli accordi quadro per gare di progettazione: ANAS, con tre bandi divisi in 32 lotti, ha raggiunto i 168,0 milioni di euro, Autostrade per l’Italia, con un bando in quattro lotti, 22,7 milioni di euro. In totale nel mese per accordi quadro sono stati pubblicati 39 bandi, il 9,2% del numero totale, per 191,0 milioni di euro, il 57,5% del valore. Al netto degli accordi quadro, i dati del mese si riducono a 403 in numero e a 140,6 milioni di euro in valore.

Delle 422 gare pubblicate nel mese per progettazione ben 158 (il 37,4%) hanno riguardato affidamenti sotto i 75.000 euro, mentre il loro valore stimato, 6,0 milioni di euro, è stato pari ad appena il 1,83%. Questa numerosità segnala che le stazioni appaltanti danno la preferenza alle procedure ad evidenza pubblica contro gli affidamenti diretti.

Anche per gli appalti integrati il 2020 è un anno da record: sono stai pubblicati 505 bandi, per 9.589,5 milioni di euro di lavori, con una crescita del 140,5% nel numero e del 190,1% nel valore rispetto al 2019 e questo nonostante la frenata di dicembre. Nell'ultimo mese sono stati 58 i bandi pubblicati, con valore complessivo dei lavori di 579,8 milioni di euro e con un importo dei servizi stimato in 9,0 milioni di euro. Rispetto al mese di novembre, il numero è calato del 18,3% e il valore del 71,2. Il confronto con il mese di dicembre del 2019 vede una crescita del 123,1% nel numero e una diminuzione del 36,3% nel valore. Dei 58 bandi pubblicati nel mese, 50 hanno riguardato i settori ordinari, per 5,6 milioni di euro di servizi, e 8 i settori speciali, per 3,4 milioni di euro di servizi.

Il mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura a dicembre tocca il picco massimo degli ultimi anni, infatti le gare pubblicate sono state 675, per un valore di 442,9 milioni di euro, +14,0% in numero e +160,7 in valore sul precedente mese di novembre; rispetto a dicembre 2019 il numero cala dell’1,9%, ma il valore cresce del 153,0%. Gli accordi quadro pubblicati nel mese sono stati 44 bandi, il 6,5% del numero totale, per 219,2 milioni di euro, il 49,5%. Al netto degli accordi quadro i dati del mese si riducono a 631 in numero e a 223,7 milioni di euro in valore.