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Programmi Integrati di Intervento: elaborati i criteri

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La Giunta regionale lombarda ha elaborato i criteri e le modalità per disciplinare l'approvazione, da parte dei Comuni, di nuovi Programmi Integrati di Intervento in variante, senza rilevanza regionale


Il 6 maggio scorso, la Giunta regionale lombarda ha approvato, su proposta dell`Assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, i criteri e le modalita` per disciplinare l`approvazione, da parte dei Comuni, di nuovi Programmi integrati di intervento in variante, non aventi rilevanza regionale.

La legge regionale 5/2009, licenziata a marzo dal Consiglio regionale, modificando la legge regionale 12/05, stabiliva che i Comuni privi di Piano di governo del territorio non potessero procedere all`approvazione di nuovi Programmi di intervento, ad eccezione dei casi di ``rilievo strategico``, secondo i criteri stabiliti dalla Giunta regionale entro sessanta giorni dall`approvazione della legge stessa (legge regionale 5/2009).

Nei termini previsti la Giunta regionale ha provveduto in merito, approvando il documento che fissa ``criteri e modalita` per l`approvazione dei Programmi integrati di intervento in variante, non aventi rilevanza regionale`` (prescrizioni valide fino all`approvazione dei Piani di governo del territorio).

La novella del marzo scorso presentava uno scenario caratterizzato da un brusco e generalizzato ``blocco`` dell`iter approvativo dei P.I.I. in variante fino all`approvazione dei nuovi strumenti urbanistici comunali: il rischio esistente era dato dal fatto che la definizione dei criteri, se troppo restrittiva, avrebbe potuto interrompere  a tempo indeterminato, operazioni gia` programmate e pianificate dagli operatori con evidenti disagi anche per le Amministrazioni locali.

Grazie all' intervento di ANCE Lombardia attraverso un' incisiva azione di lobby sia a livello politico - incontrando l`Assessore Davide Boni, alcuni alti esponenti del suo partito e diversi rappresentanti della maggioranza -, che tecnico, cercando di persuadere gli uffici dell`Assessorato regionale.

E i risultati sono apparsi in breve tempo, il provvedimento approvato la settimana scorsa che, pur definendo una ``griglia`` che permettera` soltanto ai Piani strategici ed essenziali di proseguire il loro corso, prevede in ogni caso una apertura molto ragionevole che dovrebbe consentire di salvaguardare diversi Programmi Integrati d`Intervento.

E` stato stabilito, infatti, che si considerano strategici, e quindi ammissibili, i Programmi integrati di intervento che prevedono la realizzazione di opere infrastrutturali, pubbliche o di interesse pubblico, caratterizzate da una rilevanza territoriale estesa all`intero territorio comunale o, per i Comuni piu` grandi, a parti significative di questo. Essenziale in tal senso e` l`obiettivo di conseguire con questi interventi la riqualificazione e il recupero di aree urbane degradate o abbandonate.

I Programmi integrati di intervento ammissibili sono rappresentati da:

- le infrastrutture per la viabilita` identificate come prioritarie nella proposta di Piano Territoriale Regionale e nei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale, con un rilievo territoriale sovracomunale;
- le infrastrutture di servizio generale alla comunita` locale, con particolare riferimento alla necessita` di superare eventuali deficit pregressi evidenziati nel Piano Comunale dei Servizi, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche, nel Piano Urbano dei Parcheggi o in altri strumenti di programmazione territoriale comunale;
-le infrastrutture per la mobilita` comunale o sovracomunale con interventi di sostenibilita` e qualificazione ambientale;
- le opere di riutilizzo e valorizzazione del patrimonio storico, monumentale e culturale soggetto a specifico vincolo e finalizzate all`uso pubblico;
- le bonifiche ambientali (a siti inquinati, cave, aree degradate) che consentano il riutilizzo di zone urbanizzate e la riqualificazione del contesto territoriale;
- le opere di sistemazione idraulica, di regimazione e di riqualificazione di corsi d`acqua, di creazione di percorsi sulle sponde per utilizzo pubblico;
- la realizzazione di parchi urbani attrezzati e di parchi naturali, anche esterni al comparto d`intervento, che riqualifichino in particolare ambiti di frangia e contribuiscano al ridisegno del confine tra settori urbanizzati e verde agricolo;
- le strutture pubbliche per la sicurezza dei cittadini;
- le opere infrastrutturali connesse al recupero di aree industriali dismesse e di aree urbane degradate, collocate all`intero dei centri abitati.

I Comuni dovranno attestare la sussistenza dei requisiti stabiliti dalla delibera per procedere all`approvazione del Programma integrato di intervento, indicando specificamente negli atti di adozione e approvazione del piano gli interventi da realizzare tra quelli sopra indicati.

Contestualmente la Regione sta operando per conseguire l`attuazione completa della legge 12/2005 per il Governo del territorio.

A seguito delle nuove disposizioni introdotte dalla legge regionale 5/2009, negli ultimi mesi si e` proceduto a una prima accelerazione nella adozione e approvazione dei nuovi Piani di governo del territorio. Al 30 aprile scorso, infatti, risultano approvati i piani di 107 Comuni lombardi, altri 174 Comuni hanno gia` adottato il piano, mentre altri 758 enti locali hanno avviato l`elaborazione del piano o stanno per farlo.