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Pubblicato il decreto legislativo di attuazione della direttiva sull’efficienza energetica

Energie rinnovabili di
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Secondo Assotermica, si tratta di un importante strumento per facilitare la diffusione di alcune tecnologie che proprio sul mercato nazionale trovano le maggiori resistenze


Nella Gazzetta Ufficiale di venerdì 18 luglio è stato pubblicato il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (GU n. 165, D.Lgs n. 102 del 4 luglio 2014), che stabilisce un quadro di misure per la promozione e per il miglioramento dell’efficienza energetica in numerosi settori.

Tra questi settori vi è l’edilizia con un forte impulso alla riqualificazione degli edifici della Pubblica Amministrazione e con un rafforzamento di strumenti quali i certificati bianchi e le diagnosi energetiche.

Un’ampia sezione è dedicata alla misurazione e fatturazione dei consumi energetici - con l’obbligatorietà d’installare contatori “intelligenti” nei condomini entro il 2016 - e alla formazione e informazione, dando la possibilità ad associazioni come la nostra di stringere partnership con ENEA e con altri soggetti istituzionali.

Vari aspetti sono pertanto stati toccati dal nuovo testo di legge e molti di questi richiederanno la definizione di ulteriori provvedimenti attuativi per poter rendere esecutive le strategia delineate.

Un punto, però, è stato chiaramente definito ed è frutto delle intense iniziative di Assotermica già avviate dalla precedente Presidenza e che si sono ulteriormente intensificate in questi ultimi mesi; si tratta dell’art. 14, commi 8 e 9, che prevedono una semplificazione della normativa sulle modalità di evacuazione dei fumi di scarico degli impianti termici in particolare laddove vengano installati generatori di calore a condensazione o generatori ibridi compatti composti almeno da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore.

L’attuale formulazione, in linea con gli indirizzi di efficientamento energetico indicati dall’UE, aumenta quindi significativamente i casi in cui è possibile scaricare a parete (si passa da 4 casi a 6) e rivede le tipologie e le caratteristiche dei generatori che possono beneficiare di tale semplificazione.

In particolare vengono considerati i generatori di calore a gas a camera stagna, nei casi in cui essi sostituiscano generatori che già scaricavano a parete o in canna collettiva ramificata, ma soprattutto si ampliano le possibilità di scarico a parete per i generatori a condensazione con emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh, comprendendo anche i casi di ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti qualora non vi siano sistemi di evacuazione a tetto idonei o comunque adeguabili (non “adeguabili” tout court, bensì adeguabili all’installazione di generatori a condensazione).

Ancor più estese sono le casistiche in cui sarà possibile scaricare a parete per i generatori ibridi compatti, riconoscendo a questi apparecchi elevate potenzialità in termini di efficienza energetica e creando quindi le condizioni per una loro maggiore diffusione. Il presente decreto diventa operativo da subito.

Ritengo che costituisca un importante strumento per facilitare la diffusione di alcune tecnologie che proprio sul mercato nazionale trovano le maggiori resistenze - commenta Alberto Montanini, presidente di Assotermica -. Certamente le misure che stiamo proponendo non si fermano qui e ci sarà da lavorare tutti assieme nei prossimi mesi per affrontare l’importante passaggio verso il nuovo scenario che l’Europa ci chiede al 2015 con le misure di ecodesign ed etichettatura energetica”.