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Puglia: Angela Barbanente si esprime sul Piano Casa

Lavori pubblici di
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Nel corso di un seminario, l’assessore regionale all’Assetto del Territorio ha sottolineato l’importanza della corretta applicazione del Piano Casa. Sarà necessario il massimo impegno degli Enti


Nel corso di un seminario che si è tenuto a Bari, per iniziativa dell'ANCI Puglia in collaborazione con l'assessorato regionale assetto del Territorio, sulla Legge Regionale 14/2009 per il rilancio dell’edilizia (il cosiddetto Piano casa), l’Assessore Angela Barbanente ha ribadito l’impegno regionale nell’attuazione di efficaci e tempestive misure anticicliche: è testimonianza il fatto che la Puglia è stata la prima Regione del Mezzogiorno (a tutt’oggi seguita solo dalla Basilicata) a dare attuazione all’accordo Stato-Regione-Enti locali del 1° aprile scorso.

Nell’interesse di tutti - ha spiegato - la legge deve essere applicata correttamente, sostenendo l’economia senza offendere il paesaggio, l’ambiente e i diritti di chi non potrà avvantaggiarsi della legge, ossia la stragrande maggioranza dei cittadini”.

E’ stata anche sottolineata l’importanza di cogliere l’opportunità fornita dalla legge per migliorare, oltre che la qualità architettonica, le precarie condizioni di sicurezza e accessibilità del patrimonio edilizio esistente di recente messe drammaticamente in luce dal terremoto dell’Abruzzo.

Per ottenere questi obiettivi - ha continuato - occorre l’impegno di tutti, primariamente degli enti. E’ per questo che ancora una volta si è evidenziato il mancato rispetto dell’accordo da parte dello Stato: del decreto sulla semplificazione delle procedure di competenza statale, la cui approvazione era prevista entro il dieci aprile, ben prima dell’approvazione delle leggi regionali, non si sa nulla da maggio.

Ed è per questo che si è fatto appello al senso di responsabilità dei Comuni, dei tecnici e degli operatori economici, fornendo ad essi tutti i supporti necessari (dal forum in rete a iniziative formative), perché siano rapidi e capaci di innovare.

La crisi è in atto: il sostegno deve dunque essere immediato. Ma dalla crisi si può uscire in molti modi. Noi siamo convinti che non si possa uscire tornando indietro, ossia replicando una stagione di deroghe e abusi che tanti danni ha prodotto; ma che occorra uscirne con un sistema socio-economico capace di misurarsi con alcuni grandi temi delle città contemporanee: la “rigenerazione urbana” e la “sostenibilità ambientale”. Sarà questo un modo per allargare gli orizzonti produttivi ed evitare la “colonizzazione” da parte di chi, soprattutto in alcune regioni del centro-nord Europa, su questi temi lavora da più tempo”.