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Quanta energia rinnovabile si consuma nelle nostre regioni?

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La risposta nel Rapporto di monitoraggio Fonti rinnovabili in Italia e nelle regioni, predisposto dal GSE ai sensi del Decreto 11/5/2015 del Ministero dello Sviluppo economico

Le energie rinnovabili, così come l’efficienza energetica, sono imprescindibili per il futuro del nostro pianeta. È utile allora dare un’occhiata ai consumi in Italia e in particolare nelle singole regioni.

Ci aiuta il Rapporto di monitoraggio Fonti rinnovabili in Italia e nelle regioni, predisposto dal GSE ai sensi del Decreto 11/5/2015 del Ministero dello Sviluppo economico. Il documento presenta i dati statistici ufficiali sui consumi finali lordi di energia, da fonti rinnovabili e complessivi, rilevati in Italia, nelle regioni e nelle province autonome italiane tra il 2012 e il 2017, anche ai fini del monitoraggio degli obiettivi assegnati alle regioni dal Decreto ministeriale 15/3/2012 “Burden sharing".

Il quadro che emerge dal Rapporto

Il Rapporto fotografa una situazione complessivamente positiva: in linea con quanto si rileva a livello nazionale, nella maggior parte delle regioni e province autonome la quota dei consumi energetici coperta da fonti rinnovabili risulta superiore al target assegnato per il 2020. La quota più elevata nel 2017 è raggiunta dalla Valle d'Aosta, che copre con le rinnovabili l'82% dei propri consumi energetici, seguita dalla Provincia di Bolzano (64%), dalla Basilicata e dalla Provincia di Trento (entrambe 45%), dalla Calabria (43%) e dal Molise (40%). In termini assoluti la Lombardia, di gran lunga la regione più popolosa, ha il più alto dato sia di consumi finali lordi sia di consumi da fonti rinnovabili.

Fatte salve le caratteristiche e le condizioni specifiche dei singoli territori, i risultati rilevati si collegano a due fenomeni: il buono sviluppo delle fonti rinnovabili sia nel settore elettrico sia nel settore termico da un lato, la tendenziale contrazione dei consumi energetici complessivi dall'altro.