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Revisione del Codice Ambientale

Ecologia e tutela ambientale di
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Il Governo ha approvato la legge per la revisione del testo unico ambientale, molte le ragioni per un intervento normativo

Nella seduta dello scorso 1 agosto, il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento che prevede la riapertura dei termini per revisioni ed integrazioni del codice ambientale

La decisione del Governo è stata presa dopo una attenta valutazione delle numerose ragioni di opportunità che consigliano ulteriori modifiche e revisioni del testo unico.

Dall’esame del CdM, emerge infatti la necessità di un adeguamento della normativa per il contrasto dei fenomeni emergenziali in alcune regioni, è importante inoltre un riordinamento dell’impianto sanzionatorio e della tutela risarcitoria per il danno ambientale.

Non solo, dalle valutazione è emersa poi l’ esigenza di adeguamento della nostra legislazione a due nuove direttive comunitarie sono state adottate, una il 21 maggio 2008 - che istituisce un elenco minimo di reati ambientali gravi che dovranno essere considerati penalmente rilevanti in tutta l’Unione europea qualora siano commessi intenzionalmente o per grave negligenza .E l’altra il 17 giugno 2008 – che ha modificato la direttiva-quadro sui rifiuti.

Lo schema di disegno di legge prevede che vi sia tempo per l’adozione dei nuovi decreti legislativi correttivi sino al 30 giugno 2010.

In una recente intervista il Ministro Prestigiacomo ha così commentato “Si pone una esigenza di riordino, razionalizzazione e snellimento delle normative in materia ambientale che si sono sovrapposte negli anni creando situazioni frammentate e a volte contraddittorie. C’è poi la necessità di operare un riallineamento alle normative europee per sintonizzare il nostro quadro legislativo a due nuove direttive, una sui reati ambientali gravi e l’altra sui rifiuti emesse negli ultimi mesi. In materia di ambiente c’è bisogno di rigore ma anche di chiarezza. C’è bisogno di tutela ma anche di certezza di tempi e procedure. C’è bisogno una realtà normativa che non inneschi paralisi nei processi autorizzativi ma stimoli soluzioni condivise”.

Non è la prima volta che il governo interviene sul testo unico ambientale, il documento, ha giàsubito delle modifiche ed integrazioni ad opera delle seguenti norme: D.Lgs. n. 284/2006, D.L. n. 300/2006, convertito dalla L. n. 17/2007, D. Lgs. 4/2008, D.L. 59/2008, convertito dalla L. 101/2008.