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Riqualificazione: la proposta decennale di Federcostruzioni

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Riqualificazione: la proposta decennale di Federcostruzioni
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Federcostruzioni sulla riqualificazione: “Bisogna uscire dalla polemica politica e prendere atto che i Bonus hanno sostenuto l’edilizia e l’economia nazionale”

Ieri vi abbiamo riferito della proposta dell’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, per un grande piano di riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano. Fa eco Federcostruzioni, che presenta un piano decennale. Scopriamone i dettagli.

Per la Presidente, ing. Paola Marone, “bisogna uscire dalla sterile polemica politica e prendere atto che i Bonus hanno sostenuto l’Edilizia e l’economia nazionale in un momento particolarmente difficile e hanno consentito la riqualificazione energetica di oltre 70.000 condomini, 235.000 abitazioni singole e 114.000 unità funzionalmente autonome”.

La Presidente aggiunge: “L’Agenda 2050, le decisioni che si stanno prendendo a livello europeo sull’efficienza energetica degli edifici e il nostro impegno civico, ci sollecitano a mantenere come priorità nazionale la riqualificazione del patrimonio immobiliare e a varare un nuovo progetto che riguardi il patrimonio sia pubblico che privato. Tale progetto garantirebbe significativi risparmi energetici, sanitari e incrementerebbe la sicurezza in caso di catastrofi naturali. ANCE, uno dei nostri soci fondatori, ha recentemente avanzato una proposta pragmatica e realizzabile ed in linea con la salvaguardia della finanza pubblica, che supera le problematiche passate. Federcostruzioni nel sostenerlo, intende rafforzarlo con le competenze delle altre federazioni associate, nell’ambito del tavolo di lavoro promosso dal Sottosegretario Morelli, evidenziando l’importanza fondamentale dell’integrazione edificio-impianto per il raggiungimento degli obiettivi e le ricadute positive su tutta la filiera produttiva industriale italiana”.

Occorre quindi che il Governo nella Legge di Bilancio inserisca fin da subito un impegno decennale per la riqualificazione urbana e del sistema edificio/impianto, salvaguardando, al contempo, la sostenibilità della finanza pubblica, per supportare l’economia e le famiglie, rispettare gli impegni presi sul piano della lotta ai cambiamenti climatici, e ridurre la vulnerabilità dell’Italia alle crisi energetiche.

Crediti incagliati: “La situazione sta precipitando”

La Presidente Marone torna a chiedere al Governo di occuparsi dei crediti incagliati: “La situazione sta precipitando in un abisso. Le aziende coinvolte, in buona fede, hanno anticipato fondi massicci per la riqualificazione immobiliare, confidando nella correttezza delle leggi dello Stato. Hanno onorato i loro obblighi fiscali pagando imposte su incassi previsti che non si sono mai concretizzati. Adesso, si ritrovano sull’orlo di un baratro di default, che potrebbe annientare imprese, fornitori e l’intera categoria di professionisti del settore, lasciando innumerevoli cantieri fantasma a svantaggio di cittadini indifesi”.

“Uno spiraglio di luce si profila per superare la preclusione di acquisto dei crediti fiscali derivanti da cessione o sconto da bonus edilizi, imposto alle Regioni e alle altre amministrazioni pubbliche dal cd. ‘Decreto cessioni’ (precisamente l’art.1, co.1, lett.a, D.L. 11/2023), in quanto tale divieto, riguardando esclusivamente gli Enti ed i soggetti indicati a fini statistici negli elenchi ufficiali, permetterebbe alle società partecipate fuori da tali elenchi, di acquistare crediti fiscali derivanti da cessione o sconto da bonus edilizi; è una possibilità, ma questo non è abbastanza”.

E conclude: “Federcostruzioni ha sempre privilegiato il dialogo trasparente e aperto con le istituzioni, proponendo soluzioni praticabili basate sull’analisi delle circostanze attuali. L’avvicinarsi delle elezioni europee dovrebbe rendere il Governo ancor più recettivo e sensibile alle tematiche da noi proposte. Federcostruzioni è pronta a collaborare, mettendo in campo la profonda esperienza e competenza della filiera delle costruzioni a beneficio sia del contesto nazionale che europeo”.

 

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