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Ristrutturazioni edilizie e bonus mobili: dal Fisco un utile chiarimento

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Ristrutturazioni edilizie e bonus mobili: dal Fisco un utile chiarimento
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La risposta del Fisco alla domanda di una contribuente relativa all’installazione dell’allarme e del videocitofono nella propria abitazione fa luce sulle agevolazioni fiscali

La Posta di FiscoOggi aiuta aiuta a chiarire i contorni dei Bonus Ristrutturazioni e Mobili. Ecco il quesito della contribuente: “Devo installare allarme e videocitofono in abitazione. Le fatture dell’elettricista e del muratore (per opere murarie, quali tracce muri) saranno pagate con bonifico parlante. Dichiarerò l’avvio lavori con dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Posso avvalermi delle detrazioni 50% per ristrutturazione e bonus mobili?”

La risposta di Paolo Calderone dell’Agenzia delle Entrate

Gli interventi sulle singole unità immobiliari effettuati per prevenire atti illeciti da parte di terzi (come, per esempio, l’installazione di allarme o di sistemi di videosorveglianza digitale) danno diritto alla detrazione del 50% delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici (art. 16-bis, comma 1, lett. f del Tuir).

Si ricorda, che per atti illeciti si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona) e che, in questi casi, la detrazione si applica solo alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili (non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza).

Questa tipologia di interventi, tuttavia, non è compresa tra quelli che danno diritto anche alla detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (bonus mobili), a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (circolare dell’Agenzia delle entrate n. 13/2019).