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Salva Italia: il CNAPPC chiede che il Governo recepisca la modifica al Patto di stabilità

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La Riforma, secondo il Consiglio, non è una sfida da raccogliere, bensì un razionale ridisegno delle regole affinchè a ogni cittadino italiano siano garantiti progetti di architettura di qualità


"Apprezziamo la sensibilità del Parlamento per aver modificato - attraverso un emendamento dei relatori Paolo Barretta (Pd) e Maurizio Leo (Pdl) che introduce il comma 5 bis all'articolo 3 del Patto di Stabilità - l'assurda norma che puniva le professioni nel caso in cui il Governo non avesse agito entro il 13 agosto. Ora ci auguriamo che la modifica venga inserita nel maxiemendamento su cui  il Governo si appresta a porre la fiducia". Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"Pur rimanendo vivi i dubbi sullo strumento del DPR, previsto dal Barretta/Leo - continua - siamo pronti, entro due mesi, a mettere sul tavolo del Governo un progetto moderno di ordinamento. Chiederemo un'approvazione rapida, complessiva e definitiva per rinnovare regole pre costituzionali, inadatte alla realtà di una professione che vede, anche nel 2011, un significativo calo delle attività dei circa 15o mila architetti italiani".

"La Riforma, per quanto riguarda i progettisti - conclude -  non è una sfida da  raccogliere, bensì un razionale ridisegno delle regole affinchè a ogni cittadino italiano siano garantiti progetti di architettura efficienti, sostenibili ma soprattutto di qualità".