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Smart Garda Lake: sostenibilità per lo sviluppo del territorio

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Un progetto che punta sui principi e gli obiettivi promossi dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, incentrata sullo sviluppo sostenibile, per costruire attrattività e opportunità turistiche nel territorio

Ambiente e tecnologia per una smart land. E’ il Progetto Smart Garda Lake, che punta sui principi e gli obiettivi promossi dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, incentrata sullo sviluppo sostenibile, per costruire attrattività e opportunità turistiche nel territorio che abbraccia il bacino del Lago di Garda. Il progetto viene presentato nel corso della prima edizione di Urbanpromo Green, alla Scuola di Dottorato dell’Università Iuav di Venezia a Palazzo Badoer.

Il Comune di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, si è posto capofila del modello in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Urbanistica. L’obiettivo è allargare l’adesione e l’applicazione agli altri Comuni dell’area.

Smart Garda Lake intende come primo significativo step sfruttare l’infrastruttura della pubblica illuminazione: si tratta di un asset capillarmente presente sul territorio che, opportunamente dotato di sensori diagnostici sarà in grado di monitorare le condizioni ambientali sotto diversi profili: smog, umidità, allagamenti, inquinamento acustico, qualità dell’acqua, flussi della viabilità, e sviluppare una serie di indicatori via via incrementabile e perfezionabile.

Inoltre la pubblica illuminazione sarà resa più efficiente, contenendo così i consumi energetici e liberando risorse economiche nei bilanci degli enti locali, per intraprendere ulteriori step che consentiranno di adottare componenti smart a vantaggio della sostenibilità ambientale e in grado di soddisfare i bisogni delle comunità insediate o dei cosiddetti “city users”. Il tema “smart tourism”, altrettanto sostenuto nelle politiche di Onu e Unione europea rivestirà un ruolo cruciale.  Generare appeal per il turista sensibile e informato che ogni anno sceglie la destinazione Lago di Garda, Entroterra e Parchi, ed è sempre più attento (trend in crescita) alla qualità del luogo che frequenta, oltre che all’offerta turistica che lo stesso esprime, sarà un caposaldo della progettualità Smart Garda Lake.

Spiega Stefania Zerbato, project designer per le smart city e progettista di Smart Garda Lake: “Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i sistemi istituzionali di governance siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali”.

Una filosofia al centro dell’azione amministrativa del Comune di Castelnuovo del Garda, dice il sindaco Giovanni Peretti: “Smart Garda Lake è una naturale continuazione delle politiche che abbiamo messo in campo negli ultimi anni, che puntano sul rispetto dell’ambiente, l’efficienza energetica e la riduzione dei gas serra.  Nel 2008 abbiamo aderito al Patto dei Sindaci promosso da Bruxelles, nel 2011 l’ente ha adottato SEAP (piano di azione per il perseguimento delle politiche ambientali) e messo in atto progettualità per l’abbattimento dei gas serra, l’aumento dell’efficienza termica e impiantistica, e per la produzione di energia rinnovabile. Si tratta di opere quali la centrale a biomassa a Cavalcaselle, la rete di teleriscaldamento urbano, la sostituzione sistematica di serramenti negli edifici pubblici, la sostituzione dei vecchi generatori di calore, l’ottimizzazione impiantistica, la realizzazione di due parchi fotovoltaici e la sperimentazione di un prototipo di caldaia a cogenerazione, solo per dirne alcune. Ora vogliamo applicare questi principi e metodi alla programmazione territoriale”.

La collaborazione dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (il protocollo di intesa è stato firmato lo scorso 4 settembre) per Smart Garda Lake non è casuale, ma arriva come opportunità concreta di mettere in campo il lavoro di innovazione che l’Inu ha intrapreso sin dal Congresso di Cagliari dell’aprile 2016, in cui si è aperto un ragionamento sulla necessità di rivedere i canoni e i metodi della pianificazione urbanistica in un’ottica che sia maggiormente attenta ai bisogni reali delle comunità e dei cittadini. “La sostenibilità ambientale e l’utilizzo attento e consapevole delle tecnologie - spiega la presidente dell’Inu, Silvia Viviani - su cui si basa Smart Garda Lake rientrano senza dubbio in questo filone applicativo e culturale, perché possono e devono ambire a migliorare la qualità della vita degli abitanti e in generale di chi vive le città e i territori”.