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Split payment, i Costruttori dicono basta

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La voce dell’Ance nella memoria illustrata dal vicepresidente Dettori, in commissione Finanze del Senato, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione del sistema tributario

Tra i temi che più da vicino interessano il settore dell'edilizia, "non possiamo non dare massima rilevanza alle gravi criticità che sta arrecando il meccanismo dello split payment per le imprese che operano nel comparto dei lavori pubblici". Così l’Ance nella memoria illustrata dal vicepresidente Marco Dettori in commissione Finanze del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e fisco.

"Rimaniamo fermi nella nostra convinzione di dover pervenire all'abrogazione totale dello split payment che, oltre ad appesantire la gestione dell'attività dal punto di vista procedimentale, ha l'effetto deleterio di incrementare in via esponenziale il credito Iva, di per sè già fisiologicamente elevato".

L'operatività del meccanismo comporta un'ingente perdita di liquidità, stimata dall'Ance in circa 2,4 miliardi di euro l'anno, che mette seriamente a rischio l'equilibrio finanziario delle imprese, costrette anche a subire i ritardati pagamenti della P.A., che drenano ulteriori 8 miliardi di liquidità".

Tra l'altro, conclude l'Ance, "l'eliminazione dello split payment sarebbe più che giustificata dalla oramai completa implementazione della fatturazione elettronica nei rapporti con la P.A., che garantisce l'efficacia dei controlli anti-evasione".