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Strategia europea per il settore Costruzioni: la crescita attraverso l’efficienza energetica

Lavori pubblici di
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“In tempo di crisi, gli edifici a basso consumo sono investimenti redditizi per la società e per gli investitori privati”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani


Gli edifici a basso consumo energetico e potenzialmente in grado di far risparmiare costi e di limitare le emissioni di CO2 non sono ancora molto diffusi nonostante i loro indubbi vantaggi economici e ambientali. Il settore delle costruzioni rappresenta più del 10% dell’occupazione della UE. Per promuovere tale settore e il suo ruolo guida nella creazione di posti di lavoro nel contesto di una crescita sostenibile per l’economia in generale, la Commissione europea ha presentato in data odierna una strategia di rafforzamento del settore.

I suoi elementi principali mirano a creare condizioni favorevoli agli investimenti, soprattutto nel campo del rinnovamento e della manutenzione degli edifici. Si pensa, ad esempio, a incoraggiare il ricorso al pacchetto di prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI), dotato di 120 miliardi di euro, nel quadro del Patto per la crescita e l’occupazione, di giugno; a incentivare, in secondo luogo, l’innovazione e a migliorare le qualifiche della manodopera per promuovere la mobilità; a migliorare l’efficienza delle risorse promuovendo, in terzo luogo, il riconoscimento reciproco nella UE di tecniche di costruzione sostenibili; a fornire, in quarto luogo, i codici standard di buona pratica di progettazione alle imprese edili in modo che esse possano lavorare anche in altri Stati membri e, infine, a rafforzare la posizione globale delle imprese di costruzione europee perché ottengano buone prestazioni e risultati sostenibili nei paesi terzi.

Antonio Tajani, Vicepresidente e Commissario europeo per l’Industria e l’imprenditoria, ha dichiarato: “Nell’attuale, grave, crisi economica e sociale, gli edifici a basso consumo di energia sono investimenti redditizi per la società e gli investitori privati. Il settore delle costruzioni deve riuscire a scorgervi un’opportunità per innovare e attirare nuovi talenti. Le nuove tecnologie offrono grandi potenzialità, non solo per nuove abitazioni ma anche per ristrutturare milioni di edifici esistenti, migliorandone l’efficienza energetica e attuando gli obiettivi della strategia UE 2020. Non lasciamoci sfuggire questa opportunità. Il settore delle costruzioni può diventare un motore della crescita sostenibile”.

Perché l’UE ha bisogno di una strategia nel settore delle costruzioni?
- a livello di UE-27, la crisi economica e finanziaria ha causato una diminuzione delle commesse nel campo della costruzione di edifici e di infrastrutture pari al 17% tra gennaio e aprile del 2012
- lo scoppio della bolla immobiliare ha continuato a ridurre in misura significativa l’attività del settore, generando disoccupazione
- la contrazione dei mercati creditizi e la tendenza ai ritardi nei pagamenti comprime ulteriormente la solvibilità delle imprese di costruzione
- il settore è costantemente alla ricerca di manodopera qualificata
- gli edifici a consumo energetico quasi nullo (Nearly Zero Energy Buildings - NZEB), annunciato nell’ambito della rifusione della direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia, rappresenta un’importante sfida per il settore delle costruzioni
- gli sforzi volti a migliorare l’efficienza energetica e a tener conto delle fonti di energia rinnovabile progrediscono con lentezza soprattutto nel campo della ristrutturazione degli edifici esistenti
- collocarsi sui mercati internazionali è fondamentale per gli operatori UE; le condizioni in cui versa la concorrenza in altri paesi creano difficoltà dovute a norme sociali e ambientali meno rigorose. Gli operatori non UE beneficiano tra l’altro di aiuti di Stato, come avviene in Cina, che limitano la possibilità degli operatori UE di accedere a tali mercati.

Prossime tappe
Sarà organizzata una conferenza ad alto livello, cui parteciperanno Stati membri e rappresentanti del settore, per esaminare globalmente l’attuazione della strategia e formulare raccomandazioni su possibili correttivi o nuove iniziative. Parallelamente, gruppi tematici e d’altro tipo discuteranno vari approcci all’attuazione di iniziative specifiche e valuteranno i probabili effetti di iniziative già in atto a livello nazionale e settoriale su tali iniziative specifiche, individuando anche possibili sinergie.

Contesto

Quello delle costruzioni è un settore fondamentale per l’economia europea: esso genera quasi il 10% del PIL e 20 milioni di posti di lavoro, per lo più in micro e piccole imprese. La competitività nel settore delle costruzioni può influire in modo significativo sullo sviluppo dell’intera economia. Il rendimento energetico degli edifici e l’uso efficiente delle risorse nella fabbricazione, nel trasporto e nell’impiego di prodotti per la costruzione di edifici e infrastrutture hanno un forte impatto sulla qualità della vita dei cittadini europei. La competitività delle imprese di costruzioni è dunque un tema importante non solo per la crescita e l’occupazione in generale, ma anche per la sostenibilità del settore.