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Studi di settore: sono disponibili i dati degli Osservatori regionali

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Pubblicate sul sito dell'agenzia delle Entrate le relazioni annuali relative all'attività degli Osservatori regionali per l'adeguamento degli Studi di settore alle realtà economiche locali, con riferimento al 2008

Sono state pubblicate sul sito dell`Agenzia delle Entrate le Relazioni annuali sull`attivita` degli Osservatori Regionali per l`adeguamento degli Studi di Settore alle realta` economiche locali, relative all`anno 2008. In una nota Ance viene proposto un quadro sintetico dei dati, Regione per Regione.

Si ricorda che gli Osservatori regionali sugli studi di settore, hanno il compito di controllare l`applicazione degli studi all`interno del territorio regionale, individuando l`esistenza di specifiche condizioni di esercizio delle attivita` economiche svolte a livello locale.

Gli Osservatori sono composti dal direttore regionale dell`Agenzia delle Entrate, con funzione di presidente, da un vice presidente e da un rappresentante per ciascuna provincia e, per quanto riguarda categorie e ordini professionali, dai rappresentanti di associazioni di categoria dell`industria, del commercio e dell`artigianato e rappresentanti degli ordini professionali degli esercenti arti e professioni economiche e giuridiche, tecniche e sanitarie.

In particolare, sono stati pubblicati i dati riguardanti l`attivita` dei diversi Osservatori Regionali:

- Abruzzo: e` stata proposta l`istituzione di un gruppo di lavoro per analizzare l`applicazione degli Studi nell`area della provincia de L`Aquila, ed e` stata ravvisata la necessita` di interventi formativi da parte dell`Agenzia delle Entrate sugli ordini professionali;

- Basilicata: in tale sede, le principali questioni emerse riguardano le peculiarita` del territorio regionale, caratterizzato dallo spopolamento dei comuni, dalla carenza di infrastrutture e dalla frammentazione dei territori. Infatti, la realta` territoriale puo` incidere notevolmente sulla capacita` dei soggetti di produrre ricavi, sulla struttura dei costi e, quindi, sul reddito. In tal senso, si dovrebbe valutare attentamente la situazione specifica della regione nella costruzione di uno Studio adeguato;

- Bolzano: sono stati creati quattro gruppi di lavoro (degli albergatori e pubblici esercenti - dell`Artigianato - degli esercenti arti e professioni tecniche e giuridiche - degli esercenti arti e professioni mediche). L`attivita` e` stata incanalata sugli approfondimenti dei quattro gruppi, ma non sono state evidenziate situazioni di criticita` locali per l`applicazione degli Studi;

- Calabria: la Calabria e` da porre tra le regioni piu` in grave ritardo sulla redditualita` di infrastrutture e di economia reale, tale da incidere pesantemente sulla redditualita` delle imprese e degli operatori in genere. Tali situazioni, quindi, dovranno costituire oggetto di esame e di analisi;

- Campania: e` stato proposto un costante confronto, fatto di osservazione e valutazione nell`ambito delle specificita` territoriali, con individuazione delle modalita` di svolgimento delle attivita` delle attivita` caratteristiche di specifiche aree geografiche o distretti produttivi. In Campania sono stati ravvisate criticita` dovute all`emergenza rifiuti che ha imposto variazioni nella produzione e cali di vendita, soprattutto nel settore del turismo e lattiero - caseario;

- Emilia Romagna: l`attivita` e` stata suddivisa per macrosettori di competenza, per focalizzare i maggiori punti di interesse per l`applicazione dei relativi studi di settore (gruppo per il monitoraggio dell`applicazione dello studio TK25U - gruppo ``intermediari`` TG61A - gruppo ``manifatturiero`` TD20U e TD32U). Non e` stato ritenuto opportuno comunicare agli Uffici locali ulteriori indicazioni;

- Friuli Venezia Giulia: sono state evidenziate, tra l`altro, problematiche dello studio TG40U (locazione immobili) e i rappresentanti di tutte le categorie sono stati invitati a segnalare le situazioni locali che denotino criticita` per l`applicazione degli Studi;

- Lazio: l`attivita` e` stata suddivisa in macro voci maggiormente interessate da problemi di attuazione degli Studi (il settore edile non e` presente) ed e` stata promossa l`elaborazione degli Studi di Settore su base regionale e comunale;

- Liguria: sono stati istituiti tre gruppi di lavoro, tra cui quello ``mappatura delle criticita```, nel quale agiscono anche delegati dell`ANCE, al fine di realizzare un`analisi delle situazioni di criticita` esistenti sul territorio regionale che possano influire sulla capacita` degli Studi di Settore di stimare correttamente i ricavi;

- Lombardia: all`interno della relazione, viene ravvisata l`esigenza di rendere gli Studi di Settore piu` rappresentativi delle specifiche situazioni economiche - aziendali della regione e la necessita` di affinare la loro capacita` di cogliere tempestivamente i fattori di crisi;

- Marche: l`attivita` e` stata suddivisa in quattro gruppi, rappresentativi dei seguenti macrosettori economici: servizi (la problematica piu` evidente e` stata l`incidenza dei ``costi dei carburanti``), manifatture (non sono pervenute segnalazioni di criticita`), commercio (criticita` per il commercio di prodotti informatici) e settore dei professionisti;

- Molise: sono emersi problemi per il settore del commercio generate dallo sviluppo della grande distribuzione a scapito di quella tradizionale (sia a livello di volume d`affari che di incidenza del personale);

- Piemonte: sono state esaminate diverse situazioni, ossia l`alluvione del 29/30 maggio 2008, il Factory Outlet Center (grandi aree commerciali che penalizzano gli esercizi commerciali tradizionali) e alcuni studi che presentano problematiche in sede applicativa. In particolare, sono stati creati tre tavoli tecnici per esaminare, tra l`altro, gli studi TG50U (attivita` non specializzate di lavori edili) e TG57U (installazione di impianti elettrici);

- Puglia: sebbene non siano emerse questioni di particolare rilievo tali da influenzare lo svolgimento delle attivita` economiche a livello locale, sono stati evidenziati e analizzati il contesto economico pugliese, i comportamenti dichiarativi dei contribuenti e gli esiti dell`attivita` di accertamento;

- Sardegna: tra gli argomenti trattati duranti gli incontri, si e` discusso sul settore delle costruzioni e in particolare dello Studio TG69U; in merito, e` stato proposta una ``regionalizzazione`` dello Studio, affinche` si considerino la problematiche a carattere locali che possono penalizzare le imprese dell`isola. Inoltre, si e` evidenziato il limite della costruzione degli Studi, essendo basati su comunicazioni dei contribuenti, in assenza di trasparenza sugli elementi costitutivi dei cluster;

- Sicilia: e` stata ravvisata la necessita` di una revisione della Territorialita` generale degli Studi di Settore, in particolare del Comune di Enna;

- Toscana: le criticita` maggiori sono state riscontrate per l`applicazione degli Studi per quanto riguarda le imprese assoggettate allo studio TD27U (fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria e selleria), per le aree termali e le strutture ricettive;

- Trento: le principali questioni emerse sono state relative al settore alberghiero e dei trasporti;

- Umbria: e` stata individuata come realta` economica locale da tenere presente, sia in sede di revisione degli studi, sia in sede di accertamento, il settore della ceramica e, quindi, lo Studio UD18U;

- Valle d`Aosta: le principali criticita` riscontrate, riguardano gli Studi appartenenti al ramo dell`edilizia, settore caratterizzato da fattori stagionali che determinano l`impossibilita` di lavorare durante alcuni periodi dell`anno. Tali elementi di criticita` sono sia climatici, sia l`elevato costo per l`acquisto di beni strumentali o il noleggio di attrezzature e beni particolari, vista la conformazione del territorio, a cui si va ad aggiungere la compressione degli ordini e della clientela;

- Veneto: l`attivita` e` stata suddivisa in quattro macrosettori economici, e per ogni settore e` stato formato un gruppo di lavoro, tra cui il ``Gruppo di lavoro sull`edilizia e costruzioni``. Per quanto riguarda l`applicazione dello Studio di Settore TG69U, si e` evidenziato un forte stato di crisi, con conseguente numero di soggetti congrui drasticamente diminuito. Lo studio, secondo l`Osservatorio Regionale, pur comprendendo 39 cluster, non coglie le peculiarita` delle imprese locali e le difficolta` generate a seguito della crisi. A tal fine, si propone una territorialita` provinciale.

In merito, si evidenzia la necessita` di portare all`attenzione degli Osservatori Regionali le problematiche specifiche del settore edile (come gia` avvenuto per la Liguria, la Sardegna, la Valle d`Aosta e il Veneto) anche tenuto conto del ruolo degli Osservatori nell`imminenza dell`approvazione del nuovo Studio di Settore dell`edilizia.

Si ricorda, infatti, che, per quanto riguarda l`approvazione della revisione dello Studio di Settore per l`edilizia UG69U, la Commissione degli Esperti, riunitasi il 16 settembre 2009, ha chiesto un rinvio dei termini per l`espressione del parere. In particolare, la Commissione degli Esperti ha rinviato al 31 marzo 2010 il termine ultimo entro il quale esprimere il proprio parere motivato, preliminare alla definitiva approvazione degli Studi di settore revisionati.

Sono state cosi` accolte le osservazioni dell`Ance che, con proprio Parere motivato del 10 settembre 2009, ha evidenziato la necessita` di un rinvio dell`approvazione dello Studio, in considerazione delle rilevanti modifiche apportate nella costruzione dello stesso, che ne richiedono ulteriori verifiche sull`idoneita` a rappresentare la realta` produttiva delle imprese associate.

La Commissione ha precisato, infatti, che, con particolare riferimento al settore delle costruzioni, l`approvazione del nuovo Studio avverra` con un coinvolgimento degli Osservatori regionali, in modo da fotografare puntualmente le singole realta` territoriali, sia per quanto riguarda i modelli organizzativi, sia per il sistema dei prezzi.