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Studio WEC sull'efficienza energetica

Energie rinnovabili di
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Lo studio della World Energy Council (WEC), in collaborazione con l'Agenzia per l'Efficienza Energetica francese ADEME, ha raccolto ed elaborato le politiche energetiche in più di 70 Paese del mondo


L'aumento dell'efficienza energetica mondiale dal 1999 al 2006, ha portato ad un complessivo risparmio di energia pari a  4, 4 miliardi di tep, ovvero 10 miliardi di tonnellate di CO2 e alla diminuzione del 1,6% annuo dell'intensità energetica (anche se si registrano risultati diversi nelle diverse zone del pianeta).

L’aumento dell’efficienza energetica si è registrata soprattutto nei settori presenti nei Paesi in via di sviluppo e l'industria nei Paesi industrializzati.

È nel settore residenziale e civile, che si registrano il maggior numero di misure adottate per l’efficienza che vanno dagli standard energetici nei nuovi edifici, all’etichettatura degli elettrodomestici.

La regione con minor intensità energetica è l'Europa col -30% rispetto al Nord America.

Anche la Cina ha fatto registrare dei dati interessanti, mettendo a segno, dal 1990 al 2006, un decremento dell’intensità energetica del 7,5% annuo grazie al migliore utilizzo del carbone e all’aumento dei prezzi dell’energia.

Una concetto molto importante, emerso dallo studio WEC è che per l’implementazione delle politiche adottate dai governi è necessaria la collaborazione tra il settore pubblico e privato.

Ciò potrebbe avvenire attraverso la creazione di un quadro regolatorio, affinché il settore privato possa fare investimenti nel campo dell’efficienza energetica così come le aziende private possono trarre dai servizi energetici nuove opportunità di business.