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Università di Perugia, si punta sul fotovoltaico

Energie rinnovabili di
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A Casalina, nei terreni della Fondazione per l'Istruzione Agraria, è prevista realizzazione di una centrale fotovoltaica realizzata sui tetti di serre per la produzione di energia elettrica pulita


''Con questa iniziativa l'Universita' di Perugia diventa capofila di un progetto nazionale per la produzione di energia sostenibile, a basso costo, non inquinante che utilizza una fonte rinnovabile. Tutto questo in tempi rapidissimi, nell'ordine di mesi, e a costo zero per l'Ateneo che 'coltiverà' energia''.

Lo ha detto il Rettore Francesco Bistoni nel corso della presentazione, a palazzo Murena, del progetto per le serre fotovoltaiche che verranno realizzate a Casalina, nei terreni della Fondazione per l'Istruzione Agraria.

''Un settore, quello del fotovoltaico - ha aggiunto Bistoni - nel quale l'Universita' e' impegnata nella ricerca di nuove tecnologie che potranno contribuire a migliorare l'efficienza di tali impianti''.

Il progetto prevede la realizzazione di una centrale fotovoltaica realizzata sui tetti di serre che, con l'intervento di privati, consentira' l'installazione e la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica pulita; inizialmente di 2 megawatt (prima fase) sino a un massimo di 6 megawatt (terza fase).

''E' importante che nel nostro territorio venga realizzato questo impianto - ha aggiunto Alfio Todini, sindaco di Marsciano, in questi giorni impegnato nell'assistere le circa 300 persone sfollate a causa del sisma che ha colpito i centri del suo comune - visto che si tratta di energia pulita e rinnovabile e che mantiene superfici utili per l'attivita' agricola''.

''L'Ateneo guarda sempre all'innovazione e le serre fotovoltaiche ne sono un esempio, capaci, peraltro, di coinvolgere l'imprenditoria locale nella zona della Media Valle del Tevere”, ha spiegato inoltre Bruno Romano, vicepresidente della Fondazione per l'Istruzione Agraria.

L'Universita', oltre al fotovoltaico, sta lavorando a progetti nei settori delle biomasse e del biodiesel, avendo la massima attenzione, pero' a non impoverire l'attivita' agricola. Piero Centi, della KPS Advising srl, che si e' occupato della gestione economico-finanziaria del progetto, ne ha evidenziato alcune peculiarita': ''Si tratta di un modello unico in Italia per dimensioni e caratteristiche tecniche che prevede un investimento iniziale di 10 milioni di Euro sino a 30 milioni di euro, quando l'interveto sara' completato''.