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Ecap Stif di Edilteco a Milo

Isolamento di
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A Milo, comune catanese ai piedi dell’Etna, Edilteco lancia la sua proposta di convertire l’edilizia popolare in una culla di benessere, tramite vari interventi di riqualificazione energetica delle strutture preesistenti


Garantire la casa ad ognuno di noi è una sfida lungi dall’essere vinta. In un contesto dove la spesa per l’abitazione rappresenta in media più del 40 per cento del budget familiare, l’accesso ad alloggi sociali dignitosi - tema peraltro contemplato dalla piattaforma strategica Europa 2020 – stenta ancora a diventare una priorità delle politiche economiche italiane ed europee. Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, il Comune di Milo, “Taormina dell’Etna” degli anni Cinquanta e meta prediletta di artisti del calibro di Lucio Dalla e Franco Battiato, ha deciso di ristrutturare e riqualificare dal punto di vista energetico tre palazzine popolari in frazione Fornazzo.

Ad aggiudicarsi l’appalto è Edilgecos, azienda di Adrano che nel sistema Ecap, fiore all’occhiello di Edilteco, ha individuato la soluzione ottimale per ottenere prestazioni di alto livello che favoriscano il cambio di classe energetica di edifici.

E’ un progetto importante che mira ad incrementare il benessere quotidiano di diversi nuclei familiari: l’intervento coinvolge, infatti, un totale di venti unità abitative, cioè tre edifici in cemento armato con due piani fuori terra e uno interrato. In prima battuta – spiega il geometra Roberto Virzì, direttore tecnico di Edilgecos – le voci di capitolato prevedevano, sui parametri murari esterni, l’esclusivo impiego di intonaci termoisolanti; intonaci che, però, non rispettavano le norme vigenti in materia di trasmittanza minima per le strutture verticali opache. Motivo per cui, dopo attenta valutazione e forti del parere positivo del comitato tecnico di sperimentazione del dipartimento ingegneria dell’Università degli Studi di Catania, abbiamo proposto tanto alla Direzione Lavori quanto ai progettisti, ossia gli ingegneri Giuseppe Mineo e Paolo Scravaglieri, l’impiego di un rivestimento a cappotto realizzato con Ecap Stif di Edilteco, azienda tra le più note nell’ambito della produzione dei cappotti a lastre”.

Il pannello termoisolante Ecap Stif è stato, dunque, applicato su una superficie pari a 2100 metri quadrati con collante, rasante e livellante in polvere micro fibrato Ecap ADP, primer colorato di sottofondo costituito da pittura murale a base di resine idrorepellenti Ecap AP. Una successiva mano di finitura colorata in pasta per uso esterno a base di resine sintetiche (resistente agli agenti atmosferici, idrorepellente, traspirante al vapore acqueo e lavabile) Ecap AC completa un percorso di accurato restyling senza dubbio al passo con i tempi. Auscultazione palmo a palmo per mezzo di battitura delle superfici interessate dall’intervento al fine di rimuovere tutte le parti deteriorate, ripristino delle aree rimosse con intonaco premiscelato di tipo cementizio, distacco delle ringhiere e ideazione dei necessari prolunghi per garantire lo spazio necessario alla posa del cappotto, trattamento con idropulitrice dei parametri murari interessati dalla coibentazione, modifica per mezzo di profilati tubolari zincati dei monoblocchi esistenti per accogliere il maggiore spessore (pur sempre contenuto grazie all’uso di Ecap Stif) del cappotto a lastre: è questo un esempio di ripristino abitativo frutto di una stretta collaborazione tra amministrazione pubblica e soggetti privati realizzato in sintonia con le esigenze del territorio, dato che qui, nella Sicilia orientale, è “l’Etna nevoso, colonna del cielo” (Pindaro) a dettare legge.

Attenta alla salute di persone e ambiente e forte di un’ampia gamma di prodotti innovativi frutto di una ricerca continua e all’avanguardia, Edilteco ha fatto del recupero dell’esistente missione prioritaria. Rispetto ai sistemi a cappotto tradizionali, oltre a garantire un perfetto isolamento termico, la linea di pannelli Ecap, la cui posa risulta indifferente alle condizioni climatiche avverse, permette di risparmiare in modo notevole sui tempi di costruzione.


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