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Esportazioni ferraresi: + 15,8% rispetto allo scorso anno

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I dati Istat, elaborati dall’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara, mostrano la massima crescita nel settore dei mezzi di trasporto


Nel primo trimestre del 2012, le esportazioni ferraresi resistono alla frenata europea: 651 milioni di euro, con un aumento del 15,8% (a fronte del +7,4% della regione Emilia-Romagna e del 5,5% del dato nazionale) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un dato positivo, ancora a due cifre, sebbene inferiore a quello messo a segno nei primi tre mesi dello scorso anno. E' quanto emerge dall'Osservatorio dell'economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Istat.

“L’internazionalizzazione è al cuore dei nostri programmi”, ha sottolineato Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara. “Dai nostri dati – ha proseguito Roncarati - sappiamo che ci sono centinaia di piccole e medie imprese ferraresi che potrebbero affrontare i mercati esteri, ma non riescono ancora a farlo. Per aiutarle, consolideremo le risorse ed attività ad esse destinate, anche con l'aiuto fondamentale delle associazioni territoriali di categoria”.

I settori
Ancora una volta, l’andamento settoriale ha evidenziato una grande disomogeneità. Hanno conseguito risultati notevolmente positivi l’industria dei “mezzi di trasporto” (+38,5%), la metallurgia e i prodotti in metallo (+33,6%) e quella della moda (tessile, abbigliamento, cuoio e calzature) (+21,8%). Gli altri comparti, pur registrando variazioni positive, rallentano la loro velocità di crescita, come la chimica, le apparecchiature elettriche-computer e, soprattutto, le macchine e gli apparecchi meccanici (+9,3%).
Segnali negativi dall'agro-alimentare (-6,5%), dai prodotti agricoli e dalla pesca.

Le destinazioni
L’export destinato ai mercati europei, pari a più dei due terzi del totale, è cresciuto in linea con il complesso delle esportazioni (+15,2%). Particolarmente attratti dalle produzioni ferraresi il Belgio (secondo nostro partner europeo dopo il mercato tedesco), l'Austria e la Svizzera. Da segnalare la battuta d’arresto della crescita delle esportazioni ferraresi proprio in Germania (appena un +0,5%), mercato che sino all’anno scorso assorbiva un quinto dell’export provinciale. Al contrario, gli effetti della crisi europea si fanno sentire con risultati particolarmente negativi sui mercati spagnolo, olandese e russo. Anche sui mercati americani, ai quali è stata destinata una quota pari al 14,4% delle vendite, le esportazioni provinciali hanno ottenuto un buon risultato (+39%), mettendo in luce un andamento migliore rispetto a quello complessivo. In particolare, è stato molto positivo il dato ottenuto sull’importante mercato degli Stati Uniti (+49,9%), mentre quello realizzato in Brasile è risultato negativo (-13,7%). Il mercato statunitense assorbe l’11,3% delle esportazioni ferraresi, quando a quello brasiliano ne è destinata una quota pari solo all’1,2%.

La crescita delle vendite sui mercati asiatici (+6,2%) è stata particolarmente limitata e inferiore alla media provinciale. Ad essi è stato indirizzato il 13,5% delle esportazioni. In particolare, il risultato conseguito dalle esportazioni regionali in Cina (-2,7%) mostra il primo segno meno: verso questa destinazione il trend non era stata negativo neppure quando si registravano variazioni in diminuzione a due cifre, come nel 2009. Addirittura, l’andamento sul mercato indiano è risultato pesantemente negativo (-21,8%). In calo, infine, le esportazioni indirizzate verso i mercati dell’Oceania e verso quelli africani, con l’eccezione del Sud Africa.