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Intervista all'Avv. Marco Frazzica, Console Onorario di Svezia

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
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In occasione di una sua recente visita alla sede di Gunnebo Italia, l'Avv. Frazzica ci ha fornito un'interessante prospettiva sulla situazione dei rapporti fra aziende italiane e svedesi


1) Signor Console, la Sua gradita visita è la prima di un rappresentante delle Istituzioni svedesi nella nostra azienda: può segnalarci i motivi per i quali ha scelto Gunnebo ?

In quanto Console di Svezia ho rapporti costanti con le organizzazioni che si occupano dello sviluppo delle relazioni Svezia-italia, tra queste anche la Camera di Commercio Italo-Svedese Assosvezia, che da quasi mezzo secolo è uno dei centri attorno ai quali si articolano i rapporti commerciali tra le due nazioni.
Da qualche tempo Gunnebo recita un ruolo molto attivo e di primo piano in Assosvezia, con Marco Depaoli fortemente impegnato quale membro del Board of Directors.
Avendo avuto modo di conoscere Marco Depaoli, ho potuto anche cominciare a conoscere la storia di Gunnebo in Italia, storia che mi è sembrata molto interessante ed indicativa dei risultati che la collaborazione tra Svezia ed Italia può conseguire.
Sono stato perciò felicissimo di accettare l’invito di Marco Depaoli a visitare l’azienda.               


2) La presenza del gruppo Gunnebo in Italia con unità produttive e commerciali crea occupazione in loco e produce risultati positivi per l’Italia e anche per la Casa madre svedese. Questo esempio è seguito da altre aziende svedesi. Come possono tutte queste aziende fare insieme sistema  per ulteriormente sviluppare la loro presenza ed il loro business in Italia?

In Italia la Svezia è molto rispettata e viene percepita come portatrice indiscussa di importanti valori positivi come la responsabilità sociale, la trasparenza, la tutela dell’ambiente, il rispetto e la valorizzazione delle diversità e, non ultimo, la capacità di fare innovazione sostenibile.
Di fatto questo significa che un prodotto ed una azienda svedese possono godere, per il solo fatto di essere svedesi, di una percezione positiva che può essere molto importante, anche dal punto di vista commerciale.
Credo quindi che le aziende svedesi potrebbero cercare, magari anche cooperando assieme in organizzazioni quali la Camera di Commercio Italo-Svedese Assosvezia, di condividere maggiormente le loro esperienze in Italia ed individuare modi per dare ancora più risalto ai valori positivi di cui sono portatrici, dando così, perché no, anche spunti per un miglioramento del Sistema Italia.  


3) Ritiene che gli investitori svedesi siano pronti ad aumentare il volume degli investimenti in Italia grazie ai cambiamenti strutturali in atto per ridurre la rigidità del mercato del lavoro, le  carenze infrastrutturali e l’influenza della corruzione?

La risposta è senz’altro positiva a patto che il quadro politico italiano mantenga quella stabilità che sembrava aver raggiunto, e che alle parole il Governo faccia seguire i fatti, soprattutto nella lotta alla corruzione, che a mio parere è probabilmente nell’ottica svedese il singolo fattore che pesa di più, in negativo, nella valutazione di possibili investimenti nel nostro paese.


4) Quali sono secondo Lei le prospettive nel prossimo futuro per gli scambi e la cooperazione fra industrie italiane e svedesi?

Sono ottimista.
Dal mio punto di osservazione vedo un maggior dinamismo rispetto agli anni scorsi ed un incremento delle iniziative.
Quindi, se il quadro politico italiano resterà stabile, penso che gli scambi e la cooperazione registreranno un sensibile miglioramento.