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Le torri pendenti di Perrault

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Terminata in tempi record la singolare opera di Dominique Perrault che ospiterà a breve gli hotel della Fera di Rho

Due le torri "pendenti", frutto dell’ingegno dell’architetto francese Dominique Perrault, destinate a ospitare gli alberghi di Fieramilano Rho, in prossimità di Porta Sud.
L’opera è stata completata in soli 20 mesi: gli addetti hanno lavorato al ritmo di un piano ogni 15 giorni per un totale di 400mila ore.

I due alberghi, a 3 e 4 stelle, saranno gestiti da NH Hoteles e verranno aperti al pubblico nel prossimo mese di gennaio in occasione di Macef primavera 2009.
Le due torri, alte rispettivamente 72 e 65 metri con un'inclinazione di 5 gradi, potranno ospitare complessivamente 800 persone e conteranno 400 camere con una vista sul “parco dell’architettura” (come è stata rinominata l’area della Fiera) garantita da circa 1000 finestre disposte in modo irregolare.

L’intera superficie delle torri-albergo è rivestita da 20 mila piastrelle nere di vetro gres ventilate con intercapedine, usate per la prima volta in Europa e studiate per contenere la dispersione termica, ma sono state studiate soluzioni avanzate per evitare che d’estate il calore possa trasformare gli edifici in due forni solari

L’ annuncio arriva direttamente dai portavoce di Fiera Milano.

Gli alberghi sono stati presentati nel corso di una visita dedicata alla stampa da Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano;Leonardo Carioni, da luglio presidente di Sviluppo Sistema Fiera; l'architetto Dominique Perrault; Francesco Chiabrando, presidente di Alberghi Fiera, la società responsabile dei lavori di edificazione costituita dal consorzio CMB, Marcora Costruzioni spa e Pessina Costruzioni spa; Maximiliano Lombardi, sales director NH Hoteles per l'Italia.

Il 4 stelle prevede un piano fitness e bar di 240 metri quadrati, 6 suite di 50 metri quadrati e camere standard di 25 metri quadrati. Le camere dell'hotel 3 stelle misurano 20 metri quadrati.

La hall d'ingresso, a pianta a croce, è unica per le due strutture come i piani servizi (hall,bar, ristoranti) posizionati ai livelli più bassi. Alla base delle torri i parcheggi e vasche d'acqua riflettenti.

Gli alberghi disegnati da Perrault fanno parte di quello che ormai può essere considerato il "parco delle architetture" di Fieramilano, Rho, che include il quartiere espositivo di Massimiliano Fuksas, i parcheggi multipiano di Mario Bellini, il verde pubblico di Andreas Kipar.

A queste opere si aggiungerà entro il 2010 l'edificio che ospiterà i dipendenti delle società del Gruppo Fiera Milano.

Si tratta di un unico complesso, collocato in prossimità di Porta Est e costituito da due corpi di fabbrica di 13 piani, alto poco meno di 50 metri e rivestito con vetrate grigio fumè. A realizzarlo sarà Italiana Costruzioni su progetto dello studio 5+1 AA e di Jean Baptiste Pietri.

"L'ospitalità per questa fiera è essenziale, è complementare al suo core business - ha dichiarato Luigi Roth -da tempo sosteniamo che la Fiera è anche comunicazione, che la grande arena degli scambi vive dalle relazioni che in essa si generano. Proprio per questa ragione, e anche perchá la Fiera non è solo un luogo in cui vengono 'venduti' degli spazi, le funzioni che aiutano e supportano l'aspetto umano, relazionale e di accoglienza sono importanti, cruciali. In più, è di grande rilievo per noi sottolineare il lato estetico, architettonico e di sperimentazione che queste torri esprimono. Sono un nuovo segno sul territorio, coså come lo è questa grande infrastruttura fieristica, e portano ulteriore valore a questo nostro 'parco delle architetture' nato e cresciuto grazie all'idea che ci ha sempre guidato di perseguire il bello e la qualità nelle nostre realizzazioni".

"Mi complimento - ha aggiunto Leonardo Carioni - con chi ha portato a termine la costruzione delle due strutture alberghiere nei tempi e costi previsti, in piena coerenza con i criteri alla base del progetto di Dominique Perrault. Vorrei quindi sottolineare che anche gli alberghi rappresentano la capacità di Fieramilano di relazionarsi con il contesto territoriale più ampio, concorrendo alla valorizzazione dell'intera area di insediamento del quartiere espositivo nell'ambito delle cosiddette funzioni 'compatibili' della Fiera".

Fonte Affaritaliani.it