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Prima Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione: tutte le decisioni prese

Lavori pubblici di
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Tra gli interventi in programma la mappatura dei mercati da parte dell’Agenzia ICE e una migliore sinergia tra Governo centrale e istituzioni locali


Un impegno comune e concreto di Governo, istituzioni territoriali e mondo delle imprese per coordinare al meglio le politiche e le strategie di internazionalizzazione del nostro Paese, mettendo a sistema iniziative per la promozione, strumenti di analisi e penetrazione sui mercati e concentrando l’uso delle risorse finanziarie verso obbiettivi specifici e condivisi.

Ha deliberato su questi temi la prima riunione della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale, sotto la presidenza del Ministro degli Esteri Giulio Terzi e del Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera.

La Cabina è lo strumento operativo che consente di coordinare le politiche del Paese in tema di internazionalizzazione. Al tavolo erano infatti presenti i principali attori governativi ed economici nazionali e regionali che svolgono un ruolo su questo fronte, quali il Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport Piero Gnudi, il Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Mario Catania, il Presidente della Regione Marche Mario Spacca in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, il membro del Comitato Esecutivo dell’ ABI Guido Rosa, il Presidente di RETE Imprese Italia Giorgio Guerrini, il Presidente dell’ Alleanza delle Cooperative Italiane Luigi Marino.

Queste, in particolare, le principali decisioni assunte dalla Cabina:

1) Strategia comune per le attività di promozione all’estero

L’Agenzia Ice, in collaborazione con i competenti uffici del Ministero dello Sviluppo Economico e degli Esteri, sta completando una mappatura specifica dei mercati internazionali, individuando le aree e le modalità di intervento e sviluppando le priorità commerciali sulla base di diversi indicatori che ne determinano l’attrattività per il sistema Italia. In questo modo, sarà possibile attivare una strategia di promozione del sistema Italia realmente utile alle esigenze delle diverse categorie d’impresa.

L’attività di promozione sarà basata su un coordinamento più forte tra Governo centrale e istituzioni territoriali; sulla focalizzazione dei finanziamenti rispetto iniziative pluriennali e di grande rilievo, così da fare massa critica delle risorse a disposizione da parte dei diversi soggetti nazionali, territoriali, pubblici e privati; sulla diffusione dell’e-commerce e sulla ricerca di nuove strategie di penetrazione sia attraverso modelli distributivi ad hoc, sia attraverso raccordi con sistemi e piattaforme distributive dei diversi mercati; sullo sviluppo di nuove forme di “export finance” con il coinvolgimento di Sace, Simest, Cassa Depositi e Prestiti e sistema bancario, anche con una particolare attenzione alle Pmi.

2) Razionalizzazione della rete estera e coordinamento delle attività di Ministeri, Regioni, Camere di Commercio

La rete estera di cui dispone l’Italia si sta riorganizzando, attorno al ruolo di coordinamento delle ambasciate, sulla base di alcuni criteri principali: la dimensione dei mercati e i potenziali di crescita dei Paesi; la composizione dell’export per settori merceologici; la presenza storica italiana. Questo consentirà di orientare l’azione promozionale e di export verso Paesi con il più ampio potenziale di crescita e dove le nostre aziende, vuoi per lontananza o per altre motivazioni, faticano maggiormente a operare da sole.

Altro punto fondamentale della razionalizzazione sarà la necessità di usare spazi comuni e condivisi per tutte le strutture italiane nella sfera di supporto all’internazionalizzazione che, in un determinato Paese, hanno competenze sull’export. Ciò favorirà fortemente l’integrazione delle varie funzioni – come, ad esempio, l’integrazione della rete delle Camere di Commercio italiane all’estero con quella dell’Ice - consentendo significativi risparmi anche dal punto di vista economico.

3) Rafforzamento dell’attrazione degli investimenti dall’estero

Lo stock degli Investimenti diretti esteri verso l’Italia è stabilmente inferiore rispetto a quello verso gli altri Paesi europei. E’ dunque necessario attuare al più presto un progetto strategico per l’attrazione, l’insediamento e il mantenimento degli investimenti Diretti Esteri sul territorio nazionale. Per questo è stato costituito un apposito gruppo di lavoro tra Mae, Mise, Mef, Dipartimento Affari Regionali, Turismo e Sport e Ice che, coinvolgendo anche gli altri attori della Cabina di Regia, avrà il compito definire entro due mesi una proposta organizzativa per il potenziamento delle strutture e delle iniziative adibite all’attrazione.

“Tutti i principali attori dell’export italiano sono seduti attorno allo stesso tavolo per definire strategie, obbiettivi e modalità di lavoro comuni”. Cosi i ministri Giulio Terzi e Corrado Passera, che presiedono la Cabina di regia. “L’export italiano – proseguono i due ministri - nonostante la crisi internazionale, continua il suo percorso di crescita e di sostegno dell’economia nazionale. Siamo il secondo Paese manifatturiero d’Europa e l’ottava potenza esportatrice del mondo, ed è dunque vitale difendere le nostre quote di commercio mondiali.

Per questo dev’essere compito dell’esecutivo e di tutte le forze produttive del Paese dare un contributo per potenziare al massimo questa importante fonte di crescita e sviluppo. E’ necessario individuare i mercati più importanti e poi muoversi in piena sinergia per promuovere i prodotti delle nostre imprese, accompagnando le nostre imprese sulla strada dell’internazionalizzazione. Lavorare insieme e con determinazione su questo fronte, come stiamo facendo, significa dare un contributo per costruire bene comune per il nostro Paese” concludono i due membri dell’esecutivo.