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Sistemi HVAC sicuri: strategie contro incendi, perdite e altri pericoli

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Sistemi HVAC sicuri: strategie contro incendi, perdite e altri pericoli
I sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria) svolgono un ruolo essenziale nel garantire comfort e qualità dell'aria negli edifici residenziali, commerciali e industriali

Rischio incendi: attenzione al refrigerante

Eventuali sversamenti di refrigerante, sovraccarichi elettrici o accumuli di polvere e materiali infiammabili nei condotti rappresentano rischi significativi nei sistemi HVAC. Anche il tipo di refrigerante impiegato può incidere sulla sicurezza complessiva dell’impianto. Attualmente, tra i più utilizzati si trovano R-290 e R-32.

  • R-290 (propano) è un gas naturale appartenente alla famiglia degli idrocarburi (HC), apprezzato per l’elevata efficienza e il bassissimo impatto ambientale (GWP pari a 3). Tuttavia, essendo altamente infiammabile, richiede misure di sicurezza stringenti durante installazione, esercizio e manutenzione. La sua diffusione è favorita dalla normativa europea (es. direttiva F-Gas) e dagli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti.
  • R-32 (difluorometano), appartenente agli HFC, è ampiamente impiegato in climatizzatori e pompe di calore per le sue ottime prestazioni e un buon compromesso tra efficienza e sostenibilità. Ha un GWP più basso rispetto ad altri HFC e viene classificato come A2L, quindi leggermente infiammabile.

Normative e obblighi

La norma UNI EN 378 definisce i requisiti di sicurezza per persone e beni, offrendo anche indicazioni per la tutela ambientale e la gestione degli impianti di refrigerazione e pompe di calore.

  • La Parte 2 riguarda la progettazione, costruzione e installazione dei sistemi, incluse tubazioni, componenti e materiali, con requisiti per prove, messa in servizio e documentazione.
  • La Parte 3 stabilisce i requisiti dei locali tecnici, come ventilazione, accessi, illuminazione, allarmi e dispositivi di sicurezza per il personale.
  • La Parte 4 si concentra sulle istruzioni operative e sulla corretta gestione del refrigerante (recupero, riciclo, trasporto e smaltimento).

Un altro riferimento importante è la norma ISO 5149, che stabilisce i criteri di sicurezza per l’intero ciclo di vita degli impianti refrigeranti, con attenzione ai rischi legati a tossicità, infiammabilità e pressione. Infine, il Regolamento F-Gas (UE 517/2014) disciplina l’uso dei gas fluorurati a effetto serra, con l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti.

Progettazione sicura

Dal punto di vista della progettazione è importante evitare le perdite del refrigerante sia per ragioni di sicurezza sia ambientali. Il progettista già in una prima fase deve calcolare il “limite di carica del refrigerante” e attenersi anche a una serie di normative legate agli apparecchi in pressione, predisponendo la dovuta distanza dagli edifici confinanti. In particolare, nel caso della ventilazione industriale, deve essere calcolata esattamente la quantità di refrigerante che potrebbe fuoriuscire negli ambienti interni in caso di rottura delle tubazioni e predisporre di conseguenza le possibili vie di fuga.

Manutenzione periodica e sistemi di monitoraggio

Per prevenire le situazioni di rischio, sono stati stabiliti precisi obblighi e adempimenti da parte degli installatori, manutentori e degli stessi proprietari degli impianti. Le verifiche devono essere effettuate periodicamente dai manutentori, con una frequenza che dipende dalla potenza dell’impianto e dal quantitativo di gas contenuto. Anche i sistemi di monitoraggio utilizzati per le verifiche dipendono dal tipo di impianto: oltre una certa potenza è richiesto un sistema di monitoraggio fisso, per i piccoli impianti è sufficiente un sistema portatile. Sono particolarmente utili i sensori integrati per rilevare le fughe di gas refrigeranti e un sistema di alert automatico in caso di rilevamento di alte temperature e di sovraccarichi elettrici.

Manutenzione periodica e sistemi di monitoraggio

Sul piano tecnologico, le soluzioni Hoval prevedono accorgimenti e dispositivi “integrati” volti a minimizzare i rischi connessi agli impianti HVAC.

  • Utilizzano i refrigeranti naturali più sicuri (es. CO2, propano), che presentano un più basso valore GWP.
  • I sistemi HVAC Hoval sono intelligenti e digitalizzati, provvisti di sistemi di regolazione particolarmente evoluti e monitorabili da remoto, in grado di segnalare anche eventuali anomalie e di consentire l’intervento anche a distanza da parte del manutentore e dello stesso utente.
  • Negli impianti di potenza particolarmente elevata, utilizzati per es. in ambito industriale, sono già predisposti sistemi di autospegnimento.

Sul piano della sensibilizzazione sui tempi della sicurezza, infine, perché l’intera filiera possa essere sensibilizzata e formata sul corretto uso degli impianti, Hoval organizza corsi di formazione direttamente in azienda, dove vengono istruiti il personale interno ed esterno, il centro assistenza, l’installatore e il manutentore.