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Un nuovo percorso accademico per i geometri

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Cresce il numero degli atenei italiani che offriranno ai futuri geometri l’opportunità di completare gli studi nella propria regione

È stata firmata una convenzione che attiverà ilcorso di laurea triennale sperimentale a orientamento professionale in “Tecniche per l’edilizia e la gestione del territorio” (classe L-23 “Scienze e tecniche dell’edilizia”) in un nuovo ateneo italiano.

Si tratta dell’Università della Basilicata. L’iniziativa è stata condotta in collaborazione con i Collegi Provinciali dei Geometri di Potenza e Matera e operativa dal prossimo anno accademico (2019-2020).

Durante la firma del documento era percettibile la soddisfazione dei presenti: la Rettrice Aurelia Sole dell’Università della Basilicata, il Direttore Ignazio Mancini della Scuola di Ingegneria, il Coordinatore Vito Telesca della Commissione Ordinatrice, il Consigliere nazionale CNGeGL Pasquale Salvatore, i Presidenti Giuseppina Bruzzese e Giovanni Cotrufo, rispettivamente per il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati di Potenza e di Matera. Le ragioni indubbiamente più d’una. Per prima, veder crescere il numero degli atenei italiani che, in collaborazione con la rete territoriale degli istituti tecnici, settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, offriranno ai futuri geometri l’opportunità di completare gli studi nella propria regione. Un’intuizione del Presidente CNGeGL, Maurizio Savoncelli, fortemente sostenuta nel dialogo con le istituzioni e le diverse forze governative nel corso del suo mandato. Si, perché l’accesso allo studio dei giovani è tale se si consente anche alle famiglie di affrontare un impegno economico sostenibile per la formazione dei propri figli. Si, perché l’economia locale trae beneficio dalle iniziative che ottimizzano i percorsi di crescita. Si, perché l’orientamento allo studio così è più semplice e contrasta con maggiore efficacia la dispersione scolastica. E poi?
 
Chi sarà il neo laureato di questo nuovo corso accademico?
Come se non bastasse, ecco un’altra motivazione a giustificazione di un momento di piccolo tripudio. Il nuovo corso di laurea sperimentale ad orientamento professionale è caratterizzato da un percorso formativo direttamente riconducibile alle esigenze del mercato del lavoro. Ha l’obiettivo di formare una figura tecnico specialistica altamente qualificata, con un'attitudine all’uso delle moderne tecnologie che non solo la distingue, ma è in grado di rispondere alle richieste espresse dal settore dell’edilizia e delle infrastrutture civili e rurali e della gestione del territorio, sia nell'ambito dell'esercizio della libera professione, sia all’interno di imprese, studi professionali, società di ingegneria, enti locali e pubbliche amministrazioni. Tutto mantenendo la coerenza con gli obiettivi formativi qualificanti della classe L-23: il corso di laurea li declina e li precisa con esattezza, in relazione all’intento di delineare un profilo spiccatamente professionalizzante.
 
E l’abilitazione? In dirittura di arrivo
Il diploma di laurea dell’Università della Basilicata non è ancora abilitante, ma il passo successivo sul quale sta lavorando il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati è l’approvazione del disegno di legge tempestivamente presentato appena la nuova Legislatura si è insediata, così come previsto nella prima proposta di legge presentata nel 2016 dalla prima firmataria Flavia Simona Malpezzi.