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A REbuild si discute di nuove metriche globali per misurare il valore di un immobile

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Secondo la Banca Mondiale, il 70% della ricchezza globale è nell’immobiliare, eppure il real estate è ancora fortemente caratterizzato da una varietà di metriche locali che offuscano la trasparenza e rendono più difficili le transazioni


Stando alle dichiarazioni della Banca Mondiale, secondo cui il 70% della ricchezza globale è nel settore immobiliare, si nota immediatamente una discrepanza di atteggiamenti adeguati in Italia, dove il real estate, contrariamente a quanto avviene negli altri settori, è ancora fortemente caratterizzato da metriche locali che impediscono le transazioni internazionali e la riqualificazione edilizia secondo i criteri globali. Nel nostro Paese diviene, quindi, fondamentale il dibattito sui sistemi di misurazione, di valutazione e sugli standard di certificazione energetica e ambientale dei grandi patrimoni.
«I diversi sistemi disponibili sul mercato - afferma Thomas Miorin, direttore di Habitech e fondatore della convention REbuild - hanno elementi comuni di base, ma alcuni seguono standard più affidabili di altri o criteri più adatti a valutare i nostri portafogli. A REbuild si è parlato anche della necessità di elaborare database e strumenti che sappiano indicare chiaramente ai gestori le direzioni e le priorità di riqualificazione».

A REbuild si è presentato l'International Sustainability Alliance (ISA), tramite l’amministratore delegato Philip Buttery. Spiega Miorin: «ISA è un club di società che possiedono, gestiscono o utilizzano patrimoni immobiliari che condividono in modo anonimo le prestazioni di energia, emissioni, acqua e rifiuti degli stessi, raccolte in un unico database. Ciò permette di offrire un sistema di confronto prestazionale costantemente aggiornato, specifico per ogni settore».

Questi database prestazionali sono un indice importante non solo per la determinazione della redditività, ma anche per la reportistica di responsabilità ambientale e sociale, sempre più richieste come condizione d’investimento dai fondi stranieri. Inoltre, al fine di confrontare le prestazioni degli immobili con altri di natura similare, queste matrici dati costituiscono un potente strumento finalizzato a indirizzare attività mirate di audit e riqualificazione. Il tema si è discusso nella sessione “Confrontare le prestazioni degli immobili”, introdotto da Antonio Ive (Professional Standards RICS). I relatori intervenuti sono stati Alexandre Astier (Beni Stabili), Andrea Boeri (Prelios) e Phil Buttery (BRE – ISA).

Nella sessione “Nuove metriche globali per misurare il valore di un immobile” si sono messe a fuoco le ragioni e le motivazioni che hanno avviato la nascita di un movimento globale per la definizione di una metrica comune: International Property Measurement Standard (IPMS). I principali operatori italiani hanno aiutato a capire la situazione italiana e gli impatti che tale processo potrà avere nel mercato. Introdotto e moderato da Maurizio De Angeli (Colliers Italia), il convegno ha contato tra i relatori intervenuti Alexander Aronsohn (Professional Standards RICS), Luca Dondi (Nomisma), Antonio Martino (Patrigest SpA) e Paola Malentacchi (Beni Stabili Gestioni SpA SGR).