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Approvato dal CdM il testo del nuovo regolamento del Codice Appalti

Lavori pubblici di
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Il regolamento è stato accolto con favore da molte realtà del settore, come l’Ance e l’Oice. Parere differente è stato espresso invece dall’Aniem, a causa dello stralcio dell’allegato 1 sugli appalti specialistici


Nei giorni scorsi il Ministero delle Infrastrutture ha trasmesso il testo del Regolamento attuativo al Codice degli Appalti, costituito da ben 358 articoli e da svariati allegati, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il 18 Giugno, il nuovo testo normativo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri per il via libera definitivo. Ora passa alla firma del Presidente della Repubblica per poi essere registrato dalla Corte dei Conti ed entrare in vigore nei primi mesi del prossimo anno, sei mesi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

``Il regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici di lavori rappresenta un importante passo in avanti nel segno della semplificazione delle norme, della qualita` delle opere, della responsabilita` della pubblica amministrazione e delle imprese, principi sui quali l`Ance, l`Agi e tutta la Federcostruzioni di Confindustria insistono da tempo``, commenta a caldo il Presidente dell`Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, Paolo Buzzetti.

``Mi complimento per il lavoro svolto dal Ministro Matteoli e da tutto il suo staff che per mesi insieme alle imprese ha studiato soluzioni per migliorare l`attuale sistema in un`ottica di efficienza, di trasparenza e di tutela del mercato``, aggiunge il Presidente Ance, secondo il quale: ``l`approvazione delle nuove norme favorira` il lavoro delle imprese sane con un occhio di riguardo per le medio piccole che soffrono di piu` in questo particolare periodo di crisi``.

Inoltre secondo Buzzetti, il varo del regolamento ``puo` costituire un buon viatico per la riforma complessiva delle regole degli appalti alla quale l`Ance, sotto l`egida del Ministero, insieme a tutti i principali attori pubblici e privati del settore sta lavorando in questi mesi e che mi auguro possa venire alla luce al piu` presto``.

Viva soddisfazione viene espressa anche da Braccio Oddi Baglioni presidente dell’OICE, associazione che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica.

Sono state introdotte - sottolinea Oddi Baglioni - le misure, fortemente richieste dai progettisti, tese a limitare gli eccessivi ribassi che hanno messo in ginocchio il settore dopo l’abrogazione dei minimi tariffari. In particolare il nuovo regolamento evita - continua il presidente OICE - l’impatto dei ribassi eccessivi (fino al 70% in alcuni casi) con la nuova formula dell’allegato M per l’attribuzione del punteggio alle offerte economiche e il ricorso all’aggiudicazione tramite il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

Siamo d’accordo, inoltre – aggiunge Oddi Baglioni – sullo stralcio da parte del ministro Matteoli dell’allegato 1 che riguardava gli appalti specialistici perché questa norma, approvata così com’era, avrebbe avuto l’effetto – come affermato dall’Autorità dei Lavori Pubblici e dal Consiglio di Stato - di restringere la concorrenza a scapito del mercato”.

Altro risultato portato a casa dall’OICE è quello che riguarda l’accoglimento di una proposta, presentata nei mesi scorsi, a proposito delle aggiudicazioni di appalti integrati, in base alla quale vengono attribuiti più di 65 punti agli elementi di natura qualitativa: qualità, pregio tecnico, caratteristiche estetiche e funzionali.

Il regolamento stabilisce, inoltre, anche un tetto del 10 per cento alle varianti per i lavori di recupero, ristrutturazione e manutenzione sia negli appalti integrati che negli appalti concorso così che il progetto iniziale non possa essere stravolto in fase di realizzazione con costi e tempi non rispettati. Bene anche per l’articolata disciplina sulla verifica dei progetti, che dovrebbe consentire la nascita di un vero mercato per queste attività attualmente svolte da poche società accreditate.

La parte terza del Regolamento è quella che disciplina i servizi d’architettura ed ingegneria; va notato che queste disposizioni recepiscono i contenuti della circolare 16 novembre 2007 del Ministero delle Infrastrutture (predisposta con il contributo fondamentale dell’OICE che l’aveva richiesta fortemente al Ministero nei mesi scorsi), la quale prevede, fra le altre cose: che il calcolo dell’importo a base di gara avvenga al lordo della riduzione del 20% e che sotto i 100.000 euro si possa effettuare l’“indagine di mercato” propedeutica alla procedura negoziata di scelta del progettista, anche attraverso elenchi aperti istituiti dalle stazioni appaltanti.

Per i consulenti a partita Iva è stata accolta la richiesta OICE di precisare meglio il rapporto intercorrente fra società e professionista, tenendo conto sia della necessaria flessibilità operativa della società, sia del carattere libero-professionale della prestazione fornita da chi opera in base a questo regime. In questo modo un professionista sarà comunque libero di operare con altri soggetti, in virtù della natura "libera" della sua attività professionale, ma potrà essere "utilizzato" come consulente riconducibile all'organigramma della società, soltanto da parte di un soggetto.

Di diverso avviso a proposito dello stralcio dell’allegato 1 è l’Aniem, Associazione Nazionale delle Imprese Edili aderenti allla Confapi, che ha espresso la propria contrarietà sostenendo che tali norme tendevano a migliorare il sistema di qualificazione, consentendo l'affidamento dell'esecuzione dei lavori ai soggetti in grado di svolgerli effettivamente.