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Approvato in Consiglio dei Ministri il 2° Decreto Mezzogiorno

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La bozza contiene interventi riguardanti la demolizione e ricostruzione, lo sviluppo delle infrastrutture riguardanti Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Basilicata

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il secondo “Decreto Mezzogiorno” (il primo Decreto per il Sud era stato approvato in via definitiva lo scorso Febbraio).

La bozza contiene interventi riguardanti la demolizione e ricostruzione, losviluppo delle infrastrutture riguardanti le Regioni di Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Basilicata.

Tra le novità più importanti emerse dal testo viene evidenziato che i Comuni potranno svolgere piani per consentire la riqualificazione e la generazione urbana anche in deroga agli strumenti urbanisti ora in vigore. I piani urbani saranno attuati con la demolizione e ricostruzione degli immobili fatiscenti, pur mantenendo la destinazione d’uso, nonché la dotazione di infrastrutture viarie quali reti di trasporto e reti funzionali per i servizi.

Le Regioni riconosceranno ai Comuni dei contributi per la rigenerazione. I programmi dovranno però essere approvati in tempi rapidi. La bozza ipotizza un termine di 180 giorni, ma bisognerà chiarire se decorrerà dal momento dell’approvazione della legge o dalla eventuale stipula di una convenzione con la Regione. Gli stessi enti nonché le Province, i Comuni e le Città Metropolitane, potranno inviare al Ministero per la coesione territoriale con termine 31 Ottobre 2017 segnalazioni per infrastrutture di carattere strategico per lo sviluppo territoriale il cui SAL sia pari almeno all’80% dell’intera opera e il completamento abbia avuto dei ritardi per iter burocratici o procedimenti amministrativi. Le Regioni potranno chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l’istituzione di Zone economiche speciali (Zes). Al fine di velocizzare i tempi delle opere, il testo del Decreto prevede la possibilità di nominare un commissario speciale con delega, il quale può indire una conferenza di servizi da poter svolgere con termini dimezzati. Tale disposizione viene messa in atto anche al fine di dare il potere al Commissario di chiedere il dissequestro delle opere (qualora fosse necessario) e consentire celermente il completamento dei lavori.