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Architetti: la classe politica si conferma cieca e sorda rispetto ai bisogni del Paese

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“Pretendiamo che ogni eletto si assuma la responsabilità di rappresentare la Nazione, che chiede poche e urgenti azioni per la ripresa”, dichiara il presidente del Cnappc, Leopoldo Freyrie


"E' un 'ulteriore prova di irresponsabilità quella che in queste settimane sta dimostrando tutta la classe politica italiana, fuori e dentro le istituzioni, in tutti i partiti, che, a riprova della sua inadeguatezza, continua stupidi giochi di potere, cieca e sorda rispetto ai  concreti bisogni del Paese, ma, a differenza delle tre scimmiette, anziché essere muta, è capace solo di sbraitare su argomenti inutili e  insulsi". Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"Alle ultime elezioni, gli italiani - e tra loro gli architetti - consapevoli della crisi gravissima che sta distruggendo il tessuto economico e il lavoro, hanno affidato alle diverse forze politiche una unica  chiara missione: quella di realizzare poche urgenti riforme al fine di garantire l'occupazione, rilanciare lo sviluppo, difendere l'ambiente. Con la speranza - così come è accaduto nei momenti di peggior crisi della nostra democrazia -  che tutti, maggioranze e opposizioni, lavorassero per il bene comune mettendo temporaneamente da parte gli interessi particolari e le ideologie".

"Gli architetti italiani - continua -, così come gli imprenditori, i sindacati, le associazioni di categoria, lo hanno fatto con grande senso di responsabilità facendo proposte condivise per mitigare i sacrifici che tutti hanno fatto senza protestare, per uscire dall'emergenza e costruire un Paese migliore".

"Ora - scaduto il tempo degli appelli - pretendiamo che ogni eletto si assuma la responsabilità di rappresentare la Nazione, come impone la Costituzione, che, con l'inesausta voce del Presidente della Repubblica,chiede poche e urgenti azioni che permettano di agganciare la ripresa e di salvare gli italiani dalla disoccupazione, in modo possano  mantenere le proprie famiglie e costruirsi un futuro".