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Bonus Facciate: cosa bisogna scrivere nel bonifico?

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Bonus Facciate: cosa bisogna scrivere nel bonifico?
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Un contribuente chiede all’Agenzia delle Entrate quale sia la legge esatta da scrivere sul bonifico per usufruire del Bonus Facciate. Il Fisco risponde

Gli detrazioni fiscali rappresentano grandi occasioni per la ristrutturazione del patrimonio edilizio italiano. Ma bisogna prestare la massima attenzione a non commettere errori che comprometterebbero l’accesso all’incentivo. Con l’aiuto dell’Agenzia delle Entrate, oggi chiariamo un dubbio comune, esposto da un contribuente che scrive al Fisco: “Vorrei sapere la legge esatta da scrivere sul bonifico per usufruire del Bonus Facciate”.

Paolo Calderone risponde su FiscoOggi

La detrazione del 90% per le spese relative a interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o B (il cosiddetto bonus facciate) è stata istituita dalla legge di bilancio 2020 (legge n. 160 del 27 dicembre 2019 - art. 1, commi 219-224).

Per usufruire dell’agevolazione le persone fisiche non titolari di reddito d’impresa devono effettuare il pagamento mediante bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori). Nel bonifico, se possibile, vanno indicati anche gli estremi della legge n. 160 del 2019.

Si ricorda, tuttavia, che l’agevolazione è comunque riconosciuta qualora non sia possibile indicare il citato riferimento normativo, a condizione che il bonifico sia compilato in maniera da non pregiudicare il rispetto da parte degli istituti bancari o postali dell’obbligo di operare la ritenuta d’acconto a carico del beneficiario del pagamento.