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Chiude il primo giorno di REbuild: ‘La riqualificazione è una nuova realtà in Italia’

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140 relatori e 400 partecipanti, sono arrivati a Riva del Garda per REbuild, il summit di due giorni (26 e 27 Novembre) sulla riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari


«Sta emergendo un ambito importante della realtà produttiva italiana che ha fatto della riqualificazione sostenibile una nuova priorità per il paese», così esordisce alla plenaria di apertura Gianluca Salvatori, presidente di Progetto Manifattura e co-ideatore della convention. Apre la seconda edizione di REbuild, che per due giorni vedrà a Riva del Garda Fierecongressi 140 relatori e oltre 400 partecipanti discutere delle trasformazioni e casi concreti del settore riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari.

Continua Salvatori: «Innanzitutto oggi bisogna orientare il settore al paradigma della sostenibilità: siamo in mezzo a una trasformazione del nostro ambiente che sta modificando le nostre esperienze quotidiane, i modelli di uso, il profilo della domanda e la natura dell’offerta. E’ una trasformazione che impatta sui nostri edifici e sulle nostre infrastrutture. Perciò serve comprendere che questo cambio di paradigma è anche una priorità economica, e non solo etica e culturale: la sostenibilità è una leva che sta cambiando i mercati. Ed è un cambiamento che coinvolge gli stili e le motivazioni di consumo di chi utilizza gli spazi edificati, introducendo criteri molto più esigenti sulle qualità degli spazi in cui si desidera vivere».

Per Thomas Miorin, direttore di Habitech, co-ideatore e promotore di REbuild, intervenuto alla plenaria di apertura servono nuove prospettive. «Per affrontare le sfide del settore edile e immobiliare, sempre più stagnante, bisogna cambiare punto di vista. Nel 1984 si costruivano già edifici completamente autosufficienti, mentre guidavamo fiat Uno e usavamo la primissima versione di Windows. Oggi auto e computer hanno tecnologie cento volte più potenti. Eppure ancora quasi nessuno ha una casa efficiente e sostenibile. Per questo non serve guardare alla crisi, ma capire quanto di nuovo sta nascendo: nuovi attori, strategie e modelli di business stanno entrando nel mercato della riqualificazione. Servono nuove mappe per nuovi mercati».

Secondo Gianni Silvestrini del Kyoto Club, un think tank italiano sull’energia, «in futuro assisteremo a una trasformazione radicale del mercato dell’efficienza energetica che giocherà un ruolo sempre più centrale per raggiungere gli obbiettivi di riduzione emissioni del 40% entro il 2030 per contenere i cambiamenti del clima e fare fronte ai crescenti costi energetici. Secondo la roadmap della Direttiva EU 27 dovremo ridurre i consumi della climatizzazione dell’80%. Serve intervenire con decisione».

Dalle varie sessioni emergono molti segnali anche sul cambiamento dei modelli di filiera. «Oggi l'impresa deve essere integrata, orizzontale, aperta, sociale, anche nel mondo delle costruzioni» continua Miorin. «Deve garantire il risultato in termini di sostenibilità e tempi di payback».
«Per le imprese trentine e italiane REbuild è uno stimolo a cambiare, una grande vetrina e un’ottima opportunità», ha dichiarato Marco Pedri, presidente del Distretto Tecnologico Trentino.

Generale la preoccupazione legata alla finanza. «Oggi serve riqualificare anche il settore del finance, che deve contribuire al rilancio di nuovo settore, a partire da presupposti profondamente diversi da quelli che hanno provocato la bolla speculativa degli ultimi dieci anni», commenta Salvatori. «Anche il settore bancario e finanziario deve fare la sua parte, così come è avvenuto in questi ultimi anni nella crescita del settore delle rinnovabili: oggi anche questi soggetti cominciano, seppure lentamente, a capire che il mondo del risparmio energetico è un settore dove investire».

Non mancano le proposte nelle varie sessioni. Secondo Andrea Boeri AD di Prelios, per i fondi immobiliari e gli investitori è importante poter avere benchmark chiari e misure di sostenibilità attendibili. Ha, infatti, dichiarato che «Senza una metrica adeguata delle prestazioni degli edifici, ad esempio, non è possibile attirare investitori stranieri, molto attenti ai processi di sostenibilità. Molti immobili sono fuori mercato, non certo per questioni di prezzo ma perché non performanti».

Soddisfazione da parte di molti operatori per i lavori del primo giorno: «REbuild rimane la convention di riferimento in Italia, sempre innovativa e molto pragmatica», ha commentato Tommaso dal Bosco, responsabile dipartimento, patrimonio, urbanistica e politiche di ANCI. «Un evento unico in Italia dove riflettere su strategie innovative», sostiene Dario Santo, presidente FIRE.

Grande partecipazione del mondo dell’architettura con Leopoldo Freyrie, Presidente del CNAPPC (Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori), che ha fatto il punto sulla riqualificazione. «Può essere un drive importante per rilanciare il lavoro di molti giovani studi di architettura che devono essere pronti per affrontare questo nuovo mercato. CNAPPC ha da tre anni attivo il progetto RIUSO, acronimo di Rigenerazione Urbana Sostenibile, un progetto nazionale per la messa in sicurezza e la riqualificazione delle nostre città in chiave economica, sociale e culturale. In Italia 1,2 milioni di edifici 5 milioni a rischio idrogeologico. Questo basta per dare la misura della riqualificazione».