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Commissione Europea: 100 milioni di euro per collegare le reti europee dell'energia

Energie rinnovabili di
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Miguel Arias Cañete: "L’esistenza di reti energetiche affidabili e ben collegate è di vitale importanza per il raggiungimento di un’Unione dell’energia resiliente”


Con l’obiettivo di contribuire a finanziare importanti progetti di infrastrutture energetiche transeuropee la Commissione ha stanziato 100 milioni di euro, invitando a presentare le proposte nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa (CEF).

Questi fondi saranno resi disponibili per progetti finalizzati all'eliminazione dell'isolamento energetico e delle strozzature nel settore dell'energia, nella prospettiva del completamento del mercato interno dell'energia. Questa iniziativa funzionerà inoltre da catalizzatore per garantire finanziamenti aggiuntivi da parte di investitori privati e pubblici. Dotato di un importo complessivo di 650 milioni di euro per le sovvenzioni da destinare nel 2015, questo è il primo di due inviti previsti per l'anno corrente.

La piena interconnessione del mercato è una delle principali priorità della Commissione Juncker. Il presente invito a presentare proposte rientra nel quadro di tale priorità e della strategia dell’Unione in materia di energia, nonché della comunicazione sulle interconnessioni adottata il 25 febbraio.

La procedura prevede che le domande debbano essere presentate entro il 29 aprile 2015 e assicura che la decisione sulla selezione delle proposte da finanziare si svolgerà a metà luglio.

Il Commissario responsabile per l’azione per il clima e l’energia Miguel Arias Cañete ha dichiarato: "L’esistenza di reti energetiche affidabili e ben collegate è di vitale importanza per il raggiungimento di un’Unione dell’energia resiliente. Servono notevoli investimenti per rendere le nostre reti di energia pronte per le esigenze del futuro. Questo finanziamento è un’opportunità d’investimento per costruire un mercato dell’energia competitivo, sostenibile e sicuro e, in ultima analisi, per portare i benefici nelle nostre case e nelle nostre imprese”.

Per poter richiedere una sovvenzione, un progetto deve essere inserito nell’elenco dei 'progetti di interesse comune'. Un primo elenco dei progetti di interesse comune è stato adottato dalla Commissione europea nell’ottobre 2013: contiene 248 progetti chiave di infrastrutture energetiche che, una volta completate, garantiranno vantaggi significativi per almeno due Stati membri, rafforzeranno la sicurezza dell’approvvigionamento, e contribuiranno all’integrazione del mercato, a una maggiore concorrenza e alla sostenibilità. L’elenco verrà aggiornato alla fine di quest’anno.

Il finanziamento dell’Unione europea per infrastrutture energetiche nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa (CEF) ammonta a 5,85 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. La maggior parte di queste risorse sarà utilizzata per sovvenzioni, mentre una parte dell’importo sarà destinata a istituire strumenti finanziari per lo sviluppo delle infrastrutture, compreso un contributo al Fondo europeo per gli investimenti strategici. Tali sovvenzioni contribuiranno allo svolgimento di studi e lavori.

Le proposte di lavori sono ammesse alla concessione di sovvenzioni solo se il progetto produrrà notevoli benefici in un contesto macroregionale, come ad esempio la sicurezza dell’approvvigionamento, la solidarietà tra gli Stati membri o l’innovazione, anche se non sono sostenibili dal punto di vista commerciale.

In linea generale l’importo del sostegno dell’UE non può superare il 50% dei costi ammissibili sia per gli studi che per i lavori. In casi eccezionali, se un progetto contribuisce in misura significativa alla sicurezza dell’approvvigionamento, rafforza la solidarietà energetica tra gli Stati membri o offre soluzioni molto innovative, il sostegno dell’UE può essere aumentato fino a un massimo del 75% dei costi per i lavori.

Ulteriori informazioni:
- Sito DG Energia
- Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (INEA)