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Consiglio Europeo, solide basi per una crescita sostenibile

Energie rinnovabili di
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Il Consiglio europeo ha concordato una serie di azioni la cui attuazione contribuirà ad incentivare la crescita, l'occupazione e la competitività dell'Europa.


Oltre alle azioni immediate necessarie a fronteggiare le sfide più pressanti poste dalla crisi economica e finanziaria, è importante continuare a gettare solide basi per una crescita sostenibile e creatrice di posti di lavoro. È lo scopo che si prefigge la strategia Europa 2020 per la crescita e l'occupazione, adottata nel giugno scorso. Il Consiglio europeo ha concordato una serie di azioni prioritarie la cui attuazione contribuirà notevolmente a incentivare la crescita e la creazione di posti di lavoro nonché a promuovere la competitività dell'Europa.

1. Un'energia sicura, sostenibile ed economicamente accessibile che contribuisca alla competitività europea resta una priorità per l'Europa. L'azione a livello dell'UE può e deve apportare un valore aggiunto a tale obiettivo. Nel corso degli anni molto è stato fatto in ordine agli elementi principali di una politica energetica dell'UE, comprese la fissazione di obiettivi ambiziosi in materia di energia e cambiamento climatico e l'adozione di una normativa globale a sostegno di tali obiettivi. La riunione del Consiglio europeo ha messo in rilievo l'impegno dell'UE a favore di questi tre obiettivi attraverso alcune conclusioni operative, riportate di seguito.

2. L'UE ha bisogno di un mercato interno dell'energia pienamente funzionante, interconnesso ed integrato. Pertanto, gli Stati membri devono attuare celermente e completamente la legislazione sul mercato interno dell'energia, rispettando appieno le scadenze concordate. Si invitano il Consiglio e il Parlamento europeo ad adoperarsi ai fini della rapida adozione della proposta di regolamento della Commissione concernente l'integrità e la trasparenza del mercato dell'energia.

3. Il mercato interno dell'energia dovrebbe essere completato entro il 2014 affinché il gas e l'elettricità possano circolare liberamente. Questo obiettivo richiede in particolare che, in cooperazione con l'ACER, i regolatori nazionali e i gestori dei sistemi di trasmissione intensifichino i lavori sull'accoppiamento dei mercati, sugli orientamenti e sui codici di rete applicabili a tutte le reti europee. Si invitano gli Stati membri, in collegamento con gli organismi di normalizzazione e il settore industriale europei, ad accelerare i lavori al fine di adottare norme tecniche per i sistemi di carica dei veicoli elettrici entro la metà del 2011 e per le reti e i contatori intelligenti entro la fine del 2012. La Commissione riferirà periodicamente sul funzionamento del mercato interno dell'energia, prestando particolare attenzione ai consumatori, inclusi i più vulnerabili, in linea con le conclusioni del Consiglio del 3 dicembre 2010.
 
4. Sono necessari notevoli sforzi per modernizzare ed ampliare le infrastrutture energetiche europee e per realizzare l'interconnessione transfrontaliera delle reti in linea con le priorità individuate nella comunicazione della Commissione sulle infrastrutture energetiche. Ciò è fondamentale per assicurare che diventi operativa la solidarietà tra Stati membri, che si materializzino rotte di approvvigionamento/transito e fonti di energia alternative e che le energie rinnovabili si sviluppino e competano con le fonti tradizionali. È importante semplificare e migliorare le procedure di autorizzazione, nel rispetto delle competenze e procedure nazionali, per la costruzione di nuove infrastrutture; il Consiglio europeo attende con interesse l'imminente proposta della Commissione a tale riguardo. Le varie iniziative intraprese dagli Stati membri per integrare i mercati e le reti a livello regionale nonché quelle indicate nella comunicazione della Commissione contribuiscono all'obiettivo e meritano di essere sostenute. Dopo il 2015 nessuno Stato membro dell'UE dovrebbe rimanere isolato dalle reti europee di gas ed elettricità o veder minacciata la sua sicurezza energetica per mancanza di connessioni appropriate.

5. La maggior parte dei notevoli costi di finanziamento degli investimenti per le infrastrutture dovrà essere fornita dal mercato e i costi saranno recuperati tramite l'imposizione di tariffe. È essenziale promuovere un quadro normativo attraente per gli investimenti. Si dovrebbe prestare particolare attenzione alla fissazione di tariffe in modo trasparente e non discriminatorio e a livelli coerenti con le necessità di finanziamento, nonché all'appropriata imputazione dei costi per gli investimenti transfrontalieri, rafforzando la concorrenza e la competitività e tenendo conto dell'impatto sui consumatori. Tuttavia alcuni progetti, che sarebbero giustificati sotto il profilo della sicurezza dell'approvvigionamento/solidarietà ma non riescono ad attrarre sufficienti finanziamenti dal mercato, potranno richiedere limitati finanziamenti pubblici al fine di stimolare i finanziamenti privati. Tali progetti dovrebbero essere selezionati in base a criteri chiari e trasparenti. Si invita la Commissione a comunicare al Consiglio entro giugno 2011 i dati relativi agli investimenti che potrebbero essere necessari, nonché le proposte per rispondere alle necessità di finanziamento e per affrontare eventuali ostacoli agli investimenti per le infrastrutture.

6. Al fine d'incrementare ulteriormente la sicurezza dell'approvvigionamento, si dovrebbe valutare il potenziale dell'Europa per l'estrazione e l'uso sostenibili delle risorse di combustibile fossile (gas di scisto e scisto bituminoso) convenzionali e non convenzionali.

7. Gli investimenti nel settore dell'efficienza energetica aumentano la competitività e favoriscono la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e la sostenibilità a bassi costi. Si deve raggiungere l'obiettivo di efficienza energetica del 20% all'orizzonte 2020, convenuto dal Consiglio europeo del giugno 2010, che attualmente non è in via di realizzazione. Ciò richiede un'azione decisa per sfruttare il notevole potenziale di maggiori risparmi energetici insito negli edifici, nei trasporti, nei prodotti e nei processi. Dal 1º gennaio 2012 tutti gli Stati membri dovrebbero inserire, negli appalti pubblici per i pertinenti edifici e servizi pubblici, norme sull'efficienza energetica che tengano conto dell'obiettivo principale dell'UE. Si invita il Consiglio a esaminare prontamente la prossima proposta della Commissione su un nuovo piano per l'efficienza energetica, che indica in maggior dettaglio una serie di politiche e misure lungo tutta la catena dell'approvvigionamento energetico. Riesaminerà l'attuazione dell'obiettivo di efficienza energetica dell'UE entro il 2013 ed esaminerà, se necessario, ulteriori misure.

8. Si invita la Commissione a intensificare i lavori con gli Stati membri sull'attuazione della direttiva relativa alle energie rinnovabili, in particolare per quanto riguarda meccanismi di cooperazione e regimi di sostegno nazionali coerenti.

9. L'UE e gli Stati membri promuoveranno gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie a basse emissioni di CO2 sicure e sostenibili e si concentreranno sull'attuazione delle priorità tecnologiche stabilite nel piano strategico europeo per le tecnologie energetiche. Si invita la Commissione a presentare nuove iniziative sulle reti intelligenti, comprese quelle connesse allo sviluppo di veicoli puliti, allo stoccaggio dell'energia, ai biocarburanti sostenibili e a soluzioni di risparmio energetico per le città.

10.  È necessario un coordinamento migliore delle attività dell'UE e degli Stati membri al fine di assicurare coerenza nelle relazioni esterne dell'UE con i principali paesi produttori, di transito e consumatori. Si invita la Commissione a presentare entro giugno 2011 una comunicazione sulla sicurezza dell'approvvigionamento e la cooperazione internazionale volta a migliorare ulteriormente la coerenza dell'azione esterna dell'UE nel settore dell'energia. Si invitano gli Stati membri a comunicare dal 1º gennaio 2012 alla Commissione tutti gli accordi energetici bilaterali nuovi e vigenti con paesi terzi. La Commissione metterà a disposizione di tutti gli altri Stati membri tali informazioni in forma appropriata, tenuto conto della necessità di proteggere le informazioni commercialmente sensibili. Si invita l'alto rappresentante a tenere in debita considerazione la dimensione della sicurezza energetica nei suoi lavori. La sicurezza energetica dovrebbe trovare pieno riscontro anche nella politica di vicinato dell'UE.

11. L'UE dovrebbe prendere iniziative nei consessi internazionali pertinenti, in linea con i trattati, e sviluppare partenariati per l'energia reciprocamente vantaggiosi con gli attori principali e relativamente ai corridoi strategici, tenendo conto di un'ampia gamma di questioni tra cui gli approcci normativi, su tutti i temi di interesse comune, quali la sicurezza energetica, le tecnologie a basse emissioni di CO2 sicure e sostenibili, l'efficienza energetica, un contesto per gli investimenti che mantenga e promuova gli standard più elevati in materia di sicurezza nucleare. Dovrebbe incoraggiare i paesi vicini ad aderire alla pertinente regolamentazione del mercato interno dell'energia dell'UE, segnatamente estendendo e approfondendo il trattato che istituisce la Comunità dell'energia e promuovendo iniziative di cooperazione regionale. Nel contesto della strategia Energia 2020, l'UE dovrebbe altresì sviluppare le misure necessarie per assicurare parità di condizioni ai produttori di energia dell'UE nei confronti dei produttori al di fuori dello spazio economico europeo. Occorre che l'Europa diversifichi le sue rotte e fonti di approvvigionamento. Si invita di conseguenza la Commissione a proseguire negli sforzi tesi a facilitare lo sviluppo di corridoi strategici per il trasporto di volumi ingenti di gas, come ad esempio il corridoio meridionale.

12. Occorre portare avanti al più presto i lavori per sviluppare un partenariato con la Russia affidabile, trasparente e regolamentato su temi di interesse comune nel settore dell'energia e nell'ambito dei negoziati sul processo successivo all'accordo di partenariato e di cooperazione, alla luce delle attività in corso riguardanti il partenariato per la modernizzazione e il dialogo sull'energia.

13. L'UE coopererà con i paesi terzi per far fronte alla volatilità dei prezzi dell'energia e porterà avanti i lavori al riguardo in sede di G20.
 
14.  Il Consiglio europeo attende con interesse la messa a punto della strategia di riduzione delle emissioni di CO2 all'orizzonte 2050 comprendente un quadro per l'azione più a lungo termine nel settore dell'energia e altri settori connessi. Il raggiungimento, da parte dei paesi sviluppati considerati complessivamente, nel contesto delle necessarie riduzioni secondo le indicazioni dell'IPCC, dell'obiettivo dell'UE consistente nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai valori del 1990, come convenuto nell'ottobre 2009, richiederà una rivoluzione dei sistemi energetici che deve iniziare ora. Si dovrebbe vagliare attentamente l'opportunità di fissare fasi intermedie verso il raggiungimento dell'obiettivo per il 2050. Il Consiglio europeo seguirà costantemente e da vicino gli sviluppi in materia.



* Questo articolo è tratto da Comunicare Energia, N° 2 Mar-Apr 2011.

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