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Contratto preliminare: quali sono le imposte da pagare?

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Contratto preliminare: quali sono le imposte da pagare?
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Per la registrazione di un contratto preliminare di compravendita, non è dovuta solo l’imposta di bollo. L’Agenzia delle Entrate chiarisce ogni dubbio

Quali imposte sono dovute su un contratto preliminare di compravendita di immobile? È il quesito che una contribuente pone all’Agenzia delle Entrate e che ci consente di fare chiarezza su una questione che riguarda molti cittadini.

Troviamo la risposta su FiscoOggi, la rivista digitale dell’Agenzia.

Paolo Calderone risponde su FiscoOggi

Per la registrazione di un contratto preliminare di compravendita, oltre all’imposta di bollo, è dovuta l’imposta di registro nella misura fissa di 200 euro (Tariffa Parte 1, articolo 10, allegata al Testo unico n. 131/1986), indipendentemente dal prezzo della compravendita.

Inoltre, se il contratto preliminare prevede il pagamento di una caparra o di acconti, occorre versare anche l’imposta di registro:

- dello 0,50% delle somme previste a titolo di caparra confirmatoria;

- del 3% delle somme previste a titolo di acconto sul prezzo di vendita, se il trasferimento non è soggetto a Iva, o in misura fissa di 200 euro per le compravendite soggette a Iva.

L’imposta pagata con il preliminare sarà poi detratta da quella dovuta per la registrazione del contratto definitivo di compravendita.

Si ricorda, infine, che il preliminare di compravendita deve essere redatto in forma scritta (scrittura privata, scrittura privata autenticata o atto pubblico) e registrato entro 20 giorni dalla sottoscrizione. Se stipulato con atto notarile, alla registrazione provvede il notaio entro 30 giorni.