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Detrazioni fiscali del 55% e riqualificazione energetica degli edifici: la proposta di Cogena al Governo e al Parlamento

Energie rinnovabili di
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Garantire la competitività del Paese attraverso la conferma e la

Per diffondere l’efficienza energetica nell’uso finale dell’energia, COGENA, aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, ritiene che, rispetto alla vigente previsione normativa di specifiche tecnologie (pannelli solari per la produzione di acqua calda, caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza, impianti geotermici a bassa entalpia), sia energeticamente più corretto fare riferimento a tutte le misure ed ai programmi di miglioramento dell'efficienza energetica ammissibili, richiamati dall’Allegato III della Direttiva 2006/32/CE, così come esplicitati in termini di effetti conseguibili, nelle Schede tecniche elaborate dall’AEEG ai sensi dei DD.MM. 24 luglio 2004 e successive modificazioni, riferite a procedure di valutazione codificate (standard o analitiche) e aggiornate.

L’incentivazione del 55% ha permesso di avviare la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare esistente e di conseguire importanti risultati in termini di energia risparmiata, di CO2 non emessa in atmosfera, di aumento del gettito di IRPEF, IRES, IVA e contribuzione, dell’aumento della produzione e della occupazione e, infine, dell’emersione del lavoro nero.

Partendo da questi risultati COGENA, lo scorso 12 ottobre, ha presentato una proposta normativa al Governo ed al Parlamento richiedendo il mantenimento delle detrazioni fiscali, rendendole strutturali, sia per dare certezze a medio‐lungo termine agli utenti finali e alla “filiera energetica nazionale”, sia per concorrere al raggiungimento degli obiettivi energetico-ambientali in base agli accordi sottoscritti dall’Italia in ambito internazionale e dare competitività al Sistema Italia.

Le Proposte di Cogena
- Riconfermare la misura fiscale ai fini della riqualificazione energetica degli edifici, trasformandola in intervento strutturale, per consentire la realizzazione dei programmi di efficienza energetica i cui investimenti richiedono tempi di ammortamento adeguati
- Superare la logica dell’intervento sul singolo componente sostituito o installato che non sempre ha assicurato un effettivo conseguimento di risparmio energetico dell’intero immobile
- Rimodulare il regime dell’intervento sui risparmi conseguiti attraverso misure e programmi di miglioramento dell'efficienza energetica, richiamati dall’Allegato III della Direttiva 2006/32/CE, così come esplicitati in termini di effetti conseguibili, nelle Schede tecniche elaborate dall’AEEG ai sensi dei DD.MM. 24 luglio 2004 e successive modificazioni, riferiti all’efficienza energetica nell’uso dell’energia elettrica e del gas nel settore civile http://www.autorita.energia.it/it/ee/schede.htm
- Estendere il beneficio fiscale anche alle amministrazioni pubbliche
- Applicare la misura al Contribuente ed alla Amministrazione Pubblica:
   - Contribuente (persona fisica e persona giuridica): confermando l’attuale modalità di conseguimento del beneficio fiscale
   - Amministrazione Pubblica: assicurando gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, riferiti alle Schede tecniche dell’AEEG che consentono il rilascio di certificati di cui al Decreto del Ministero delle attività produttive 20 luglio 2004 e successive modificazioni.
- Assicurare la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli edifici nel settore pubblico tramite le E.S.Co. di cui al D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 115 e successive modificazioni, certificate secondo la norma UNI CEI 11352:2010, attraverso il ricorso a strumenti finanziari e procedure semplificate quali:
   - il project financing
   - il finanziamento tramite terzi di cui al D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 115 e al D.L. 18 giugno 2007, n. 73, convertito con Legge 3 agosto 2007, n. 125
entrambi strumenti che consentono alla amministrazione pubblica di potere riqualificare il patrimonio immobiliare senza anticipare risorse, messe a disposizione del privato, il quale potrà recuperare il proprio investimento nel tempo, tramite i risultati di risparmio energetico, fino a quando l’investimento non è ammortizzato, unitamente alla detrazione fiscale in oggetto.