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Edilizia residenziale pubblica: quante risorse dal Pnrr?

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Edilizia residenziale pubblica: quante risorse dal Pnrr?
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Grazie al Pnrr è stato firmato un decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili a favore dell’edilizia residenziale pubblica

Tra gli obiettivi del piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) c’è anche quello di dare un forte impulso all’edilizia residenziale pubblica. Con quali risorse? E come verranno utilizzate? Andiamo a scoprirlo.

Con la firma del decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Direzione Generale Edilizia), sono stati erogati 400 milioni alle Regioni per gli interventi del Programma "Sicuro, verde e sociale", finanziato dal Piano Nazionale Complementare per un totale di 2 miliardi di euro.

Lo scorso 30 marzo è stato approvato il Piano di interventi presentato dalle Regioni e Province autonome relativo al Programma per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, che destina le risorse a una serie di interventi sul patrimonio residenziale popolare con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, oltre che la condizione sociale nei tessuti residenziali. Al decreto è allegato l’elenco dei singoli interventi su ogni abitazione e immobile con l’indicazione del Codice Unico di Progetto (CUP) e del relativo costo.

Gli obiettivi del programma

“Il programma è destinato a migliorare non solo le condizioni delle abitazioni e degli spazi urbani ad esse afferenti, ma soprattutto a migliorare la qualità della vita delle persone e la loro condizione sociale - ha spiegato il Ministro Enrico Giovannini -. Questo importante intervento è il frutto di una intensa collaborazione tra il Ministero, il Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Regioni, che hanno dimostrato una grande sensibilità per le finalità e lo spirito del programma”, ha aggiunto il Ministro.

Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il 15 settembre scorso erano stati individuati gli indicatori di riparto, su base regionale, delle risorse assegnate, stabiliti le modalità e i termini di ammissione a finanziamento degli interventi, disciplinate le modalità di erogazione dei finanziamenti ed effettuato il riparto tra le Regioni e le Province autonome delle risorse disponibili dal 2021 al 2026. Ora si è provveduto all'erogazione della prima tranche, pari al 20% delle risorse, per l'annualità 2022.