1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Energia: per contrastare contratti non richiesti al via audizioni e ricognizione puntuale da parte dell'Autorità

Energia: per contrastare contratti non richiesti al via audizioni e ricognizione puntuale da parte dell'Autorità

Energie rinnovabili di
5/5
votato da 1 persone
L'obiettivo che si prefigge l'Autorità per l'Energia è quello di affrontare una patologia deleteria per lo sviluppo e la credibilità della concorrenza dal momento che mina la fiducia del cliente nei confronti dle mercato libero.


L’Autorità per l’energia ha approvato un primo provvedimento per contrastare l’attivazione di contratti non richiesti per la fornitura di energia elettrica e di gas. Nell’immediato, l’Autorità avvierà una ricognizione puntuale per acquisire ulteriori dati; verranno inoltre convocate specifiche audizioni con tutte le parti interessate per arrivare a soluzioni efficaci, tempestive e il più possibile condivise con gli operatori e le associazioni del settore energetico, i consumatori ed eventuali altri soggetti interessati (delibera Vis 76/11).

Obiettivo dell’intervento è di affrontare “una patologia più deleteria di altre per lo sviluppo e la credibilità della concorrenza perché mina la fiducia del cliente nei confronti del mercato libero e delle imprese che vi operano”, come annunciato nella Relazione annuale dell’Autorità il 6 luglio scorso.

Sulla questione sono già pervenute all’Autorità o al suo Sportello per il consumatore numerose segnalazioni da parte di Associazioni di consumatori e di clienti domestici e non, comprese parrocchie e comuni.

Le criticità più frequenti riguardano i casi di contratti non effettivamente firmati dai clienti, la non veridicità della firma, il non rispetto delle norme sul diritto di ripensamento ed anche la diffusione di informazioni non veritiere da parte di operatori commerciali scorretti per ottenere la firma dei clienti.

Nella Relazione a Governo e Parlamento il Presidente Guido Bortoni ha sottolineato che quello dei contratti non richiesti “è un fenomeno particolarmente odioso perché più di altri contiene un esplicito elemento di malafede e di fraudolenza”. “Il perdurare di comportamenti, anche marginali, volti a tollerarne o a non controllarne a sufficienza l’attivazione – ha aggiunto- non può che minare la reputazione dell’operatore e danneggiarlo nel punto in cui vi è più valore per il medesimo: la fiducia del cliente finale”.

L’Autorità si è detta disponibile “a coinvolgere tutti gli operatori attivi nella vendita al mass market e le associazioni dei consumatori che tanto hanno segnalato tale spiacevole fenomeno affinché, assieme, si possa giungere a risanare il mercato da questa patologia, che altrimenti saremo costretti ad affrontare, da soli, con gli altri mezzi a disposizione”.