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Expo 2015:Tutela della sicurezza, salute sul lavoro e della Legalità

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
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Firmato il Protocollo per Tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori impegnati nei cantieri


Questi i punti cardine del protocollo firmato in questi giorni dall’amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A. con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil,Onorio Rosati e Antonio Lareno Faccini, Danilo Galvagni e Renato Zambelli, Walter Galbusera e Stefano Franzoni.

Il Protocollo a tutela della Sicurezza e Salute sul lavoro e della Legalità fa seguito al Memorandum di intenti siglato il 25 luglio del 2007 da Comune di Milano e Cgil, Cisl e Uil per “favorire le necessarie intese in materia di relazioni sindacali, di regolarità nei rapporti di lavoro e di protezione della sicurezza dei lavoratori impegnati nella realizzazione delle opere e dei servizi necessarie per lo svolgimento dell’Expo.

La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori dovrà essere assunta come obiettivo prioritario durante tutta la fase di cantierizzazione e di gestione dell’evento. Il rispetto delle condizioni di sicurezza nei cantieri, nei servizi e l’impiego di lavoro regolare dovranno essere garantiti assumendo specifici progetti di vigilanza coordinata e programmata, sulla base della tipologia delle opere, della previsione dei lavori e delle specificità degli approntamenti di sicurezza adottati.”

Expo 2015 S.p.A. e Cgil, Cisl e Uil  hanno ribadito la “volontà di contribuire attivamente, per quanto di loro competenza, affinché in ogni appalto di opere e di servizi siano affermate e garantite la legalità e la trasparenza, attraverso misure preventive e di controllo idonee al contrasto delle infiltrazioni criminali nonché atte a garantire il pieno ed incondizionato rispetto della disciplina legislativa in materia di lavoro, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di regolarità contributiva ed assicurativa, nonché di ogni altra intesa e/o atto stipulati a livello territoriale”.

Il Protocollo prevede che “Expo 2015 Spa richiamerà nei bandi, nei capitolati e nei contratti di appalto e/o fornitura di servizi apposite clausole che consentano, a insindacabile giudizio del Committente, la risoluzione del vincolo contrattuale con l’appaltatore o il concessionario o il fornitore di servizio e la revoca immediata dell’autorizzazione al subcontratto nel caso in cui, a seguito di verifiche effettuate ai sensi dell’art. 10, comma 1, D.P.R. 252/1998, emergano elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa nelle società o imprese (anche a carattere cooperativo) interessate a qualsiasi titolo nell’esecuzione dei lavori.

Inoltre, sarà prevista la sottoscrizione dell’impegno da parte del contraente, delle imprese subappaltatrici e di ogni altro soggetto che intervenga a qualunque titolo nella realizzazione dell’oggetto del contratto o del sub contratto, a denunciare tempestivamente alle Forze di Polizia o all’Autorità giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità, ovvero offerta di protezione che venga avanzata all’atto dell’assunzione o nel corso dell’esecuzione dei lavori nei confronti di un suo rappresentante o di un suo dipendente, nonché dell’impegno a segnalare alla Prefettura e alla Stazione appaltante la formalizzazione di tale denuncia.

L’inosservanza dell’impegno integra una fattispecie di inadempimento contrattuale, consentendo al Committente di chiedere la risoluzione del contratto di appalto e/o di fornitura di servizi.

Expo 2015 Spa e CGIL, CISL e UIL ritengono essenziale realizzare i seguenti obiettivi: il pieno rispetto delle vigenti normative in materia di rapporti di lavoro, di regolarità contributiva e retributiva, di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro; il contrasto del lavoro sommerso e del fenomeno dell’intermediazione illegittima per il reclutamento di manodopera in ogni sua forma.”

Il Protocollo, infine, prevede che “nel caso di mancato rispetto da parte delle imprese appaltatrici e subappaltatrici e/o di fornitura di servizi (compresi i lavoratori autonomi) delle leggi in materia di lavoro subordinato, salute e sicurezza nonché dei contratti collettivi di lavoro stipulati ad ogni livello dalle OO. SS. firmatarie del presente Protocollo, Expo 2015 Spa richiederà alle stesse imprese di rimuovere tempestivamente tale situazione di irregolarità, assumendo ogni opportuno provvedimento, tra cui anche la risoluzione del contratto, ed ogni altra e idonea tutela atta a garantire quanto dovuto ai lavoratori, ivi compresa la ricollocazione presso l’azienda subentrante in luogo della cessante”.

Al fine di monitorare la concreta realizzazione e applicazione delle misure previste dal Protocollo, e per intervenire in modo tempestivo nel caso insorgano problemi o criticità, Expo S.p.A. e organizzazioni sindacali hanno deciso di costituire un Osservatorio permanente, che dovrà riunirsi periodicamente o su richiesta di una delle parti.

L’ultimo punto riguarda la piena agibilità sindacale, che Expo S.p.A. si impegna a riconoscere “in ogni ambito connesso alla realizzazione di opere e/o servizi”.