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Ferrara, riqualificazione e patrimonio storico sostenibile con GBC Italia

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Il Green Building Council Italia e il Comune di Ferrara hanno siglato un accordo per la riqualificazione sostenibile degli edifici, con particolare attenzione agli edifici monumentali secondo il protocollo per edifici storici sviluppato da GBC Italia

Nel convegno "Ferrara, patrimonio storico sostenibile. Per un futuro dell'edilizia" svoltosi lo scorso mercoledì 12 febbraio e organizzato dal Comune di Ferrara (Assessorato all'Urbanistica) in collaborazione con GBC Italia, si è parlato di riqualificazione sostenibile degli edifici storici.

Il convegno è stato un passo importante per valorizzare il lavoro che da tempo è in corso nel territorio ferrarese e ha rappresentato un momento di rilancio perché è stata ufficializzata l’intesa tra GBC Italia e il Comune di Ferrara per attività di promozione e sensibilizzazione sulle tematiche di recupero e risanamento di edifici in chiave sostenibile, anche e sopratutto di quelli che costituiscono il patrimonio storico e monumentale.

Il Comune di Ferrara ha già presentato a GBC Italia la manifestazione di interesse per la candidatura di due importanti edifici storici come casi studio del nuovo protocollo GBC Historic Building: la Torre dell'Orologio (edificio della seconda metà del XVI secolo), futura sede dell’Ente Palio di Ferrara, e di Porta Paola (edificio del 1898), futura sede del Centro di Documentazione sulle Mura Estensi.

“La città di Ferrara è riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità” dichiara l’assessore all’urbanistica Roberta Fusari: “Oggi abbiamo l’esigenza di capire come intervenire sul nostro patrimonio storico in chiave sostenibile, coniugando la tutela con la sostenibilità, in linea con le indicazioni degli obiettivi europei di efficientamento energetico e di riduzione dell’impatto ambientale, non dimenticando il valore dei beni patrimoniali  e la fruibilità degli stessi da parte dei cittadini.”

Nell’accordo firmato dal Presidente di Green Building Council Italia Mario Zoccatelli e dal Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, viene specificato che il “Comune di Ferrara sta operando sui propri edifici, focalizzando la propria azione sui temi di riqualificazione, anche sui beni monumentali, con le opere di miglioramento sismico a seguito del sisma del 2012, e rileva che oltre agli interventi di tipo strutturale in fase di riqualificazione di un edificio, ancorché storico, vadano sempre considerati anche gli aspetti di sostenibilità, riconoscendo la validità dei protocolli di certificazione di sostenibilità dell’edilizia LEED-GBC sviluppati e promossi da GBC Italia.”

Il vicepresidente Marco Mari, che ha coordinato i lavori dell’intera giornata e sta seguendo le attività dell’associazione con il Comune di Ferrara, sottolinea: “È importante ricondurre il valore della sostenibilità ambientale degli edifici a metriche condivise, di qualità e riconoscibili a livello internazionale. GBC Italia lavora ormai da anni attraverso i propri comitati allo sviluppo di standard di sostenibilità ambientale per edifici, in rete anche con i Green Building Council di altri paesi. GBC Historic Building nasce in Italia ma rappresenta la sintesi tra due culture edilizie: quella americana, dove nasce la famiglia di protocolli LEED®, e quella italiana, dove risiede il più ampio patrimonio al mondo di conoscenze e competenze sul restauro storico e conservativo.”

Il Prof. Claudio Alessandri, delegato del Rettore dell’Università di Ferrara all’Edilizia, sottolinea che “anche l’ateneo ferrarese, come parte integrante della città, si rende corresponsabile di quelle scelte che mirano non solo a preservare il patrimonio tramandato, ma a renderlo fruibile secondo i canoni del tempo in cui viviamo e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle risorse che esso mette a disposizione. Questo impegno è evidente già nei programmi strategici dell’attuale Rettore Prof. Nappi per la manutenzione e la riqualificazione del patrimonio edilizio dell’ateneo, attraverso l’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili, il miglioramento delle prestazioni del sistema edificio-impianti, l’integrazione della domotica e di molte altre azioni per la riduzione delle prestazioni energetiche del patrimonio universitario, nel rispetto della normativa UNI, degli Eurocodici, dei documenti UNESCO e ICOMOS e delle Carte internazionali del Restauro che vengono, dunque, a costituire nel loro insieme un corpus di riferimento culturale, normativo e tecnico di grande eccellenza a livello nazionale”.