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I Poliedri di Pietro Pedeferri A Campus Point

Lavori pubblici di
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Dall’11 al 23 dicembre le titaniocromie di Pedeferri “colorano” la rassegna

 

L’appuntamento natalizio con la rassegna di mostre A Campus Point …, a cura di Francesca Brambilla, ospiterà una personale di Pietro Pedeferri, docente del Politecnico di Milano dove è ordinario di Corrosione e Protezione dei Materiali presso la Facoltà di Ingegneria dei Processi Industriali.

 

L’avventura scientifico-artistica di Pedeferri, la Titaniocromia, riguarda l'elettrochimica ad uso delle arti e lo studio delle cosiddette "apparenze elettrochimiche”. Egli colora il titanio ossidandolo, affiancando l’aspetto tecnologico su come nascono i colori sulla lastra di metallo a quello artistico, riguardante l'incantevole gioco di  riflessi, luci e interferenze cromatiche. I colori nascono dall’interazione di raggi luminosi con film sottilissimi di ossidi, in una danza tra raggi rifratti e raggi riflessi.

 

L’inaugurazione, prevista per l’11 dicembre alle ore 19.00, si svolgerà nella sala d’ingresso di Campus Point, centro di ricerca del Politecnico di Milano in via Ghislanzoni 24 – Lecco, luogo intimo dalle dimensioni inusuali, le cui pareti di vetro, metafora di accessibilità, invitano a vivere lo spazio espositivo in modo diretto e accogliente.

 

Campus Point si apre alla città, la accoglie e la invita a condividere stimoli culturali e occasioni di incontro e conoscenza in un luogo fuori dalle solite coordinate. L’occasione questa volta è l’esposizione delle titaniocromie di Pietro Pedeferri, un lavoro scientifico e artistico che dura ormai da oltre quattro decenni.

 

Nelle opere in esposizione, la titaniocromia si incontra con le figure dei solidi platonici, che il filosofo greco associò nel Timeo ciascuno a un elemento: al tetraedro il fuoco, al cubo la terra, all'ottaedro l'aria, all'icosaedro l'acqua, mentre ritenne che il dodecaedro fosse la forma dell'universo. L'idea di Platone era che i solidi regolari facessero da tramite sul piano gnoseologico tra i disordinati fenomeni naturali e la perfezione del mondo iperuranio, poiché essi possiedono la forma pura del cristallo, la musica dei numeri, il bisogno di esattezza e la curiosità incolmabile per le cose mirabili che stanno sopra e sotto le stelle.