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Immobiliare: tracciamo l’identikit del mutuatario

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Immobiliare: tracciamo l’identikit del mutuatario
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Questa analisi del mercato immobiliare prende in considerazione diversi parametri: area geografica, età anagrafica e professione di chi accende un mutuo

Sul mercato immobiliare, il mutuo rappresenta la via prediletta per l’acquisto dell’abitazione principale. Ma chi è il mutuatario? Quanti anni ha e che lavoro fa? Troviamo le risposte grazie ai dati sulle locazioni.

La rilevazione, riferita all’anno 2021 e condotta dagli esperti di Kìron Partner SpA, prende in esame diversi parametri: area di provenienza, localizzazione in cui è avvenuta la stipula, età anagrafica e professione di tutti coloro i quali hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas.

Nel nostro Paese vengono finanziati principalmente cittadini italiani, infatti il 74,8% dei mutui è stato erogato a persone di origine italiana, ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: attualmente quasi il 14,0% è rappresentato da cittadini europei e 11,2% è rappresentato da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani.

Osservando l’area in cui i soggetti hanno stipulato il mutuo, si evince che la maggiore concentrazione è nella macroarea settentrionale, con il 60,7%. Seguono a molta distanza Italia Meridionale e Italia Centrale, con valori rispettivamente del 15,6% e del 16,4%. Solo il 7,3% sottoscrive un mutuo nelle isole.

Quanti anni ha e che lavoro fa il mutuatario?

L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel 2021 è 40,1 anni. L’analisi per fasce d’età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo e, in generale, la percentuale decresce con l’aumentare dell’età. C’è una leggera preponderanza dei 35-44enni rispetto agli under 35: la prima fascia incide per il 35,5%, quella più giovane pesa invece il 33,6%.

Dall’analisi della professione del mutuatario emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’85,1% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte del 9,4% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 2,9% di lavoratori a tempo determinato.